Seconda settimana di pasqua
Aforisma del giorno di Blaise Pascal
Le parole gentili non costano nulla. Tuttavia ottengono molto.
Preghiera del giorno
Dio di verità e di amore, attraverso la resurrezione di tuo Figlio tu ci riveli il senso di ogni cosa: accresci la nostra fede e noi sapremo scoprire la tua presenza in ogni incontro che faremo durante questa giornata. Sii benedetto in questo mattino e nei secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
S. Caterina da Siena
Nasce a Siena nel 1347, 24ma figlia dei Benincasa, famiglia di tintori. A 18 anni entra tra le Terziarie Domenicane di Siena e si dedica a malati e moribondi. Caterina vive l’infanzia in tempi di inquietudine politica e sociale, anche per la chiesa: i papi hanno trasferito la sede ad Avignone, in Francia per l’influenza dei sovrani francesi.
Caterina, per quanto giovane, ha forza interiore e saggezza tali da consigliare il Papa, Gregorio XI, che si lascia convincere e da Avignone fa ritorno a Roma.
Pur non avendo mai imparato a scrivere, Caterina lascia più di 300 lettere, dettate a scrivani di professione, e che sono la testimonianza del suo amore a Dio e alla Chiesa. Muore a 33 anni, nel 1380. Già patrona d’Italia nel 1970, da Paolo VI è proclamata dottore della Chiesa.
Parola di Dio del giorno Matteo 11,25-30
In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Riflessione Dagli scritti di S. Caterina da Siena
Caterina nelle sue lettere, esortava i governanti alla lotta contro il male e all’affermazione del bene: “piuttosto dobbiamo eleggere di perdere le cose temporali e la vita del corpo, che le cose spirituali e la vita della grazia…”
L’uomo politico non deve accontentarsi del dominio sugli uomini e sulle cose, ma è chiamato a raggiungere il perfetto dominio di sé. Quello che conta maggiormente è la “signoria dell’anima”, che nessuno può togliere agli uomini se si comportano secondo giustizia divina.
Gli antichi romani, già conoscevano questa signoria: Seneca affermava che: “Imperium sibi maximum imperium est” un’affermazione che in Caterina acquistava un significato cristiano: la padronanza di sé è assolutamente necessaria per compiere il bene.
In proposito, è significativo quel che la santa scrive ai Signori e difensori di Siena: “Scrivo a voi con desiderio di vedervi veri signori con cuore virile, cioè che signoreggiate la vostra sensualità, con vera e reale virtù, seguitando il nostro Creatore. Altrimenti non potreste tenere giustamente la signoria temporale, la quale Dio vi ha concessa per sua grazia.
Si conviene dunque che l’uomo che deve signoreggiare gli altri e governare, signoreggi e governi anzitutto sé stesso”. S. Caterina sapeva bene che gli uomini sono fragili e limitati, per questo riteneva indispensabile che ciascun essere umano prendesse coscienza del suo limite di creatura.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché S. Caterina, Patrona d’Italia, protegga il nostro paese e aiuti il popolo italiano a percorrere la via del bene, della giustizia, concordia e pace.
Don’t forget! Foto della settimana
DOMENICA 24 APRILE: KIEV, UCRAINA
Alyona, Egor e Oleksandr alla stazione, si rivedono per la prima volta dopo due mesi
AP PHOTO / EMILIO MORENATTI
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