Mercoledì 15 giugno 2022

     

    XI settimana tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno di N. Gomez Dàvila

    Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli.

     

    Preghiera del giorno

    Ti rendiamo grazie Padre santo e misericordioso, perché hai tanto amato il mondo da dare a noi il tuo Figlio. A te Signore, che doni forza ai deboli e speranza a chi è nella prova, ci rivolgiamo fiduciosi.

    Manda lo Santo Spirito perché spinti dalla carità di Cristo che sulla croce ha dato la sua vita per noi anche noi doniamo la vita per i fratelli. Giunga a tutti o Padre, la Parola che risana. Guarisci i malati, consola gli afflitti, e con Maria, salute degli infermi, fa’ che giungiamo alla gioia senza fine. Amen.

     

    Santo del giorno

    Dal 1923 è patrono degli alpinisti, ha dato il nome a due celebri passi alpini e anche alla razza canina dotata di botticella per il salvataggio in montagna.

    È Bernardo di Mentone, che in realtà, però, non sarebbe nato nella località della Savoia, come si legge in una cronaca del XV secolo, ma ad Aosta intorno al 1020. Divenuto arcidiacono e, poi, Agostiniano, gli venne affidato l’incarico di ripristinare il valico detto «Mons Jovis».

    Si narra che per far ciò dovette lottare contro le pretese di un demonio e alla fine lo precipitò giù da una rupe. Di sicuro c’è che, partendo dall’abbazia svizzera di Bourg-Saint-Pierre, fondò un monastero in cima a quello che oggi è il Gran San Bernardo.

    A quota 2.470 metri è un posto di sosta e ospitalità per viaggiatori e pellegrini, nonché l’abitato più elevato d’Europa. Al santo viene attribuita anche la costruzione del cenobio in cima al Piccolo San Bernardo. Morì a Novara nel 1081.

     

    Parola di Dio del giorno

    Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.

    Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

    Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.

    Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano.

    In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

     

    Riflessione del giorno di Papa Francesco sulla Crisi

    Le crisi sono un’opportunità per crescere…esse vanno gestite e dobbiamo evitare che si trasformino in conflitto. Le crisi ti spingono in su, ti fanno crescere; il conflitto ti chiude, è un’alternativa, un’alternativa senza soluzione.

    Educare alla crisi: questo è molto importante. In questo modo essa – la crisi – può diventare un kairòs, un momento opportuno che provoca a intraprendere nuove strade. Un modello emblematico di come affrontare la crisi ci è offerto dalla figura mitologica di Enea, il quale, in mezzo alle fiamme della città incendiata, carica sulle spalle il vecchio padre Anchise e prende per mano il giovane figlio Ascanio portandoli entrambi in salvo.

    Così si supera una crisi. Enea salva sé stesso non da solo, ma con il padre che rappresenta la sua storia e con il figlio che è il suo futuro. E così va avanti. Questa figura può essere significativa per la missione degli educatori, che sono chiamati a custodire il passato – il padre sulle spalle – e ad accompagnare i giovani passi del futuro. Essa ci permette anche di richiamare alcuni principi fondamentali del patto educativo globale.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché affrontiamo le crisi non solo custodendo il passato e accompagnando gli altri verso il futuro, ma anche guardando verso l’Alto.

     

    Don’t Forget! Vite Straordinarie: Georg Agricola

    Georg Bauer visse in Germania tra il 1494 e il 1555 (Agricola è la versione latina del nome, dato che Bauer significa contadino) e condusse fin da ragazzo studi approfonditi divenendo a 24 anni rettore dell’università di Zwickau (nell’attuale Sassonia).

    Si dedicò allo studio delle lettere, della medicina, fisica, chimica e metallurgia. Nel 1527 diventa medico del centro minerario di Joachimsthal dove approfondisce gli studi sui minerali tanto che il principe Maurizio di Sassonia lo nomina storiografo di corte.

    Va a Chemnitz, centro dell’industria mineraria, per approfondire lo studio dei metodi di misura e scrive il libro De mensuris et de ponderibus (delle misure e dei pesi). Molte sono le sue opere, ma quella che l’ha consegnato alla storia è il “De re metallica libri”, opera postuma del 1556 per la quale è considerato il padre della mineralogia.

    Quando la regione passa al protestantesimo, lui che è cattolico non vuole abiurare e per questo è costretto a dimettersi. Del resto come studioso la fede lo ha sempre convinto a studiare la natura come liber Dei (=libro di Dio). Benché circondato da luterani, non rinunciò mai a discutere con loro, tanto che pare sia morto in seguito a un malore forse causato dall’animata discussione che stava sostenendo con un teologo protestante.

    Ai suoi familiari non fu permesso di seppellirlo e così fu portato, attraverso due ali di folla ostile, a Zeitz e qui sepolto in terra cattolica. Il suo De Re Metallica è un documento classico della metallurgia, insuperato per due secoli.

    Qui sopra tre disegni dello stesso Georg Agricola per illustrare il suo libro

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