Giovedì 30 giugno 2022

     

    13.a settimana tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno di Nicolas Gomez Dàvila

    La prolissità non è eccesso di parole, ma carenza di idee.

     

    Preghiera del giorno Ortodossa del risveglio

    O Signore che mi hai svegliato dal sonno, illumina la mia mente e apri le mie labbra ed il mio cuore per cantarti, Trinità Santa: Santo, Santo, Santo sei o Dio. Per l’intercessione della Madre di Dio, abbi pietà di noi. Signore, abbi pietà. Amen. (ripetere due volte)

     

    Santo del giorno

    Protomartiri di Roma

    Subito dopo la memoria dei Santi Pietro e Paolo, la Chiesa celebra molti cristiani che, come attesta Papa Clemente, furono trucidati nei giardini vaticani da Nerone dopo l’incendio di Roma (19 luglio 64). 

    Anche lo storico romano Tacito nei suoi Annali dice: ‘alcuni ricoperti di pelle di belve furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna’. 

    La persecuzione si protrarrà fino all’anno 67. I martiri più illustri furono S. Pietro, e S. Paolo. Dopo la loro festa, il calendario celebra la memoria dei martiri che non poterono avere un posto peculiare nella liturgia.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 9,1-8

    In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia».

    Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Alzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Alzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua».

    Ed egli si alzò e andò a casa sua. Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

     

    Riflessione di don Arturo Bellini su don Bepo

    Anno 1964: le Clarisse di Boccaleone avevano comunicato l’evento della Dedicazione della loro chiesa e dell’altare e in quell’occasione don Bepo scrisse sul diario: «Oggi ho visto sul giornale e ho saputo da chi l’ha visitato della bellezza umile e sacra del nuovo convento delle Clarisse.

    Mi fa tornare in mente l’idea di poter realizzare sul modello del Convento delle francescane la “Clinica dello Spirito”. Ma sarà una mia utopia come molte altre e così vorrà il Signore? E vorrà adoperarmi per realizzare l’opera?» (4/09/1964). 

    Il sogno di don Bepo di realizzare una clinica dello spirito tocca un’esigenza irrinunciabile per la vita cristiana, perché lo scorrere del tempo produce abrasioni, spegne le tonalità, attenua la freschezza e affievolisce il vigore. E poi le attività imbrigliano tanto da sentirsi un pulcino nella stoppa. La clinica dello spirito serve al lifting dell’anima per recuperare freschezza interiore nuova vitalità e gioia di vivere.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Per suor Luisa Dell’Orto uccisa ad Haiti e per tutti i cristiani che donano la vita per la testimonianza di Gesù e l’amore al prossimo.

     

    Don’t forget! Storia dei Martiri Cristiani

    Giuseppe Stuflesser: Martiri Vietnamiti scultura in legno

    Santi Martiri  del Vietnam sec. XIX

    Nel Vietnam del XIX secolo sotto il sovrano Minh Mang che regnò dal 1821 al 1841 e dell’imperatore Nguyễn Phúc Hồng Nhậm (Tu Duc) che regnò dal 1847 al 1883 la persecuzione fu feroce, ma neppure così i cristiani vennero meno alla loro fede: davanti a tanta fermezza, Tự Đức ne ordinò la dispersione e la confisca dei beni: i mariti vennero separati dalle mogli e i figli dai genitori; molti vennero esiliati in regioni lontane, tra popolazioni non cristiane.

    La crudeltà dei carnefici fu spaventosa e i cristiani vietnamiti subirono ogni sorta di violenza: decapitati, crocifissi, strangolati, segati, squartati, sottoposti a inenarrabili torture nel carcere e nelle miniere…ma la maggior parte di loro non venne meno alla fede anzi fecero rifulgere la gloria del Signore, «che rivela nei deboli la sua potenza e dona agli inermi la forza del martirio».

    La chiesa ha riconosciuto martiri 117 tra ecclesiastici, religiosi, missionari e laici uccisi nel corso di diverse persecuzioni in Tonchino, Cocincina e Annam tra il 1745 e il 1862. Otto di loro erano vescovi, 50 preti e 59 laici; oltre ai vietnamiti (96), il gruppo comprende 11 domenicani spagnoli e 10 francesi della Società per le missioni estere di Parigi.

    La maggior parte (75) subì la decapitazione, gli altri vennero strangolati, arsi vivi, squartati o morirono in prigionia dopo varie torture. Un martire descrisse le azioni dei suoi persecutori: “La prigione qui è una vera immagine dell’inferno eternoqui regnano i ceppi, il dolore, gli atti malvagi, e imprecazioni, le bestemmie e angoscia a non finire…”.

    Ma la persecuzione finì per rafforzare le convinzioni dei cattolici nel paese asiatico il cui numero alla fine del XX secolo era aumentato a oltre 7 milioni. I martiri vietnamiti furono beatificati in 4 distinti riti:
    – 64 di loro il 27 maggio 1900 da papa Leone XIII;
    – 8 da papa Pio X il 20 maggio 1906;
    – 20 sempre da Pio X il 2 maggio 1909
    – 25 da papa Pio XII il 29 aprile 1951.

    Furono proclamati santi e dichiarati patroni del Vietnam da papa Giovanni Paolo II il 19 giugno 1988. Capofila del gruppo è ritenuto il sacerdote vietnamita ANDREA DŨNG LẠC, decapitato il 21 dicembre 1839; altri sono il seminarista Tommaso Trần Văn Thiện, Emmanuel Lê Văn Phụng, catechista e padre di famiglia, il vescovo domenicano spagnolo Jerónimo Hermosilla e il prete francese Jean-Théophane Vénard.

    Anche il sacerdote domenicano vietnamita Domenico Mau fu vittima della persecuzione nel 1858: accusato di aver portato in pubblico la corona del rosario ed esortato i cristiani a custodire la fede, fu decapitato. Secondo il Calendario romano generale, la memoria dei santi Andrea Dũng Lạc e compagni è obbligatoria e si celebra il 24 novembre.

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