XVIA settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Etty Hillesum
Non sono i fatti a contare nella vita, conta solo ciò che grazie ai fatti si diventa.
Preghiera del giorno dai canti liturgici
Tu sei prima d’ogni cosa, prima d’ogni tempo, d’ogni mio pensiero: prima della vita. Una voce udimmo che gridava nel deserto “preparate la venuta del Signore”.
Tu sei la Parola eterna della quale vivo che mi pronunciò soltanto per amore. E ti abbiamo udito predicare sulle strade della nostra incomprensione senza fine.
Io ora so chi sei, io sento la tua voce, io vedo la tua luce, io so che tu sei qui. E sulla tua parola io credo nell’amore, io vivo nella pace, io so che tornerai.
Santo del giorno
S. Elia profeta
Elia nacque verso la fine del X sec. a.C. e visse sotto il regno di Acab, che aveva imposto il culto del dio Baal. Elia annunciò al re come castigo, tre anni di siccità e lanciò la sfida sul monte Carmelo contro i 400 profeti di Baal.
Quando Elia vinse la sfida il popolo linciò i 400, ma dovette sottrarsi all’ira della moglie di Acab, Jezabel, seguace del dio Baal. Sconfortato, pregò Dio di farlo morire. Ma gli apparve Dio stesso ed Elia comprese che il trionfo del bene avviene con pazienza, perché Dio domina il tempo.
Il fiero profeta, che indossava un mantello di pelle sopra un rozzo grembiule stretto ai fianchi tornò in mezzo al suo popolo, ma non assistette al pieno trionfo di Jahvè. Morì nell’850 a.C. e fu portato in cielo su un carro di fuoco.
Parola di Dio del giorno Matteo 13,1-9
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose con parabole.
E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Riflessione del giorno di Etty Hillesum
Le molte contraddizioni devono essere accettate, tu vorresti amalgamare tutto insieme in unità e in un modo o nell’altro vorresti semplificarle in te, così la vita diventerebbe più semplice per te, ma insomma la vita è fatta di contraddizioni, e tutte devono essere accettate come appartenenti alla vita, e non si deve mettere l’accento su qualcosa a spese di qualcos’altro.
Lascia che l’intera faccenda segua il proprio corso, e potrà accadere che ancora una volta diventi una sola totalità…Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho.
Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un po’ di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per le famiglie che faticano a far quadrare l’economia familiare e a garantire un minimo di futuro a sé e ai loro figli.
Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani
I martiri della rivoluzione francese (3.a parte)
Una delle conseguenze della rivoluzione francese fu una persecuzione religiosa dei cattolici così accanita da non avere equivalenti nella storia se non le persecuzioni del XX secolo che hanno preso a modello proprio quella francese.
Non si trattò solo di una persecuzione dei religiosi, ma di una vera e propria rivolta contro il cristianesimo. La maggioranza dei preti fu assassinata o espulsa, tutte le chiese furono chiuse per un anno e mezzo; il patrimonio ecclesiale requisito e incamerato; 250.000 abitanti di Vandea massacrati perché volevano restare fedeli alla Chiesa e al Papa.
L’uomo che fa a meno di Dio, lo Stato totalitario, l’odio sfrenato alla fede cattolica, lo sforzo di annientare il passato e il culto della dea ragione sono i capisaldi di quest’evento simbolo della nascita del mondo moderno. È il trionfo del laicismo la cui essenza è: «Dio, se c’è, non c’entra» (P. Cornelio Fabro).
Il mondo moderno con la Rivoluzione ha dimostrato di voler creare una società e uno stato secondo la ragione illuministica, cioè scientifico-tecnologica. Lo Stato è l’obiettivo ultimo dello sforzo per razionalizzare la vita dell’uomo e la realtà che interpreta ogni valore razionale, culturale, etico.
Si può dire che con la Rivoluzione francese nasce lo stato «totalitario» che si propone di realizzare il mondo nuovo, che è possibile solo a condizione che prima sia distrutto il mondo del passato (l’Ancien Régime) considerato l’insieme di tutti gli errori teorici e politici, di tutte le ingiustizie personali e sociali, di ogni alienazione da cui l’uomo doveva essere liberato grazie al lume della ragione degli illuministi.
La politica è la nuova religione che pretende di imporre ai francesi il culto della «ragione», la sola in grado di garantire “la felicità degli uomini sulla terra” (cfr. “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”). Con queste premesse che altro ci si poteva aspettare se non la strage dei credenti?
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