Mercoledì 14 giugno 2023

     

    X settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma di Lucio A. Seneca 4 a. C – 65 d. C

    “Vale la pena di sperimentare anche l’ingratitudine, per trovare un uomo riconoscente.”

     

    Preghiera di S. Giovanni Paolo II

    O Maria, Madre dei viventi, affidiamo a te la causa della vita: guarda al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di persone vittime di violenza, di anziani e malati uccisi dall’indifferenza.

    Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio annuncino agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono, la gioia di celebrarlo con gratitudine e il coraggio di testimoniarlo, per costruire, insieme agli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell’amore a lode di Dio amante della vita. Amen

     

    Santo del giorno

    S. Eliseo profeta

    Ricco possidente, originario di Abelmeula, il suo nome significa «Dio salva». Svolse la sua missione sotto il regno di Ioram (853-842 a.c.), Iehu (842-815 a.c.), Ioacaz (814-798 a.c.) e Ioash (798-783).

    Era un uomo deciso e prese parte attiva alle vicende politiche del suo popolo e può essere considerato il più taumaturgico dei profeti: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; rese potabile l’acqua di Gerico; riportò in vita il figlio della donna che lo ospitava; moltiplicò i pani per un centinaio di persone.

    Profeta non scrittore, come il suo maestro Elia si preoccupò del suo paese in tempi di guerra contro i Moabiti e gli Aramei. Morì verso il 790 a.C. e fu sepolto nei pressi di Samaria.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 5,17-19

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.

    Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

     

    Riflessione Gilbert K. Chesterton, Eretici.

    L’uomo che disse: «Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché non sarà deluso», compose la lode in modo del tutto inadeguato e, perfino, falso. La verità è: «Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché sarà splendidamente sorpreso». L’uomo che non si aspetta nulla, vede le rose più rosse di quanto le possano vedere gli uomini comuni, e l’erba più verde, e un sole ancora più stupefacente.

    Benedetto sia colui che non si aspetta nulla, perché egli possiederà le città e i monumenti; benedetti siano i mansueti, perché essi erediteranno la terra. Fino a che non ci rendiamo conto che le cose potrebbero anche non essere, non possiamo renderci conto che le cose sono. Fino a che non vediamo lo sfondo di tenebra, non possiamo ammirare la luce anche di una sola cosa creata.

    Non appena vediamo quella tenebra, tutta la luce è fulminea, improvvisa, accecante e divina.  Fino a che non immaginiamo l’assenza, noi svalutiamo la vittoria di Dio e non possiamo apprezzare nessuno dei trionfi della Sua antica guerra. È uno dei milioni di folli scherzi giocati dalla verità, il fatto che noi non conosciamo nulla, fino a che non conosciamo il nulla. 

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché il Signore non faccia mancare alla nostra chiesa di Bergamo autentici testimoni, profeti e maestri di fede e di carità.

     

    Don’t Forget! Storia dei Martiri Martiri Messicani 12.A PARTE

    …RIASSUMENDO…

    LO SCONTRO TRA POPOLAZIONE CATTOLICA E GOVERNO MASSONE

    In altri stati federati del Messico, invece, oltre all’adozione del divieto dell’abito talare e dell’obbligo di matrimonio per i sacerdoti, furono introdotte norme intrinsecamente liberticide, de facto trasformanti i preti in cittadini di serie C, come la privazione del diritto di voto e la proibizione di organizzare e/o partecipare a manifestazioni politiche.

    La creazione di gruppi paramilitari da parte della presidenza e dei governanti federati aventi l’obiettivo di terrorizzare – e uccidere – i dissidenti, sia preti che fedeli, fece da cornice alla persecuzione legale e istituzionalizzata.

    Espulsioni e omicidi condussero poco a poco il clero messicano sull’orlo dell’estinzione: dei circa 4.500 sacerdoti operanti nel 1926, nove anni dopo ne sarebbero stati censiti 308 e celebrare Messa sarebbe stato impossibile in 17 stati federati a causa dell’assenza di personale. Le persecuzioni di Obregon e Calles provocarono inoltre fra i 100mila e i 300mila morti e si configurano come una vera e propria strage di stato.

    Dopo due anni di dialogo infruttuoso tra Chiesa cattolica e presidenza – cadde nel vuoto una petizione firmata da oltre due milioni di persone e non produssero alcun effetto le marce di protesta e i boicottaggi popolari dei prodotti fabbricati da compagnie statali – il 1°-8-1926 le campane delle chiese messicane suonarono per l’ultima volta su ordine dell’allora pontefice Pio XI. Fu l’inizio della clandestinità e l’avvio della cosiddetta cristiada o guerra cristera.

    Il presidente del Messico Plutarco Calles e il presidente USA Calvin Coolidge

    Il Papa Pio XI

     

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