Venerdì 25 agosto 2023

     

    XX settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma di S. Gregorio di Nissa

    “I poveri sono gli economi della nostra speranza, i guardiani del Regno che aprono la porta ai giusti e la chiudono davanti agli egoisti.”

     

    Preghiera del giorno

    Nel mistero di Cristo il perdono è il trionfo d’amore di Dio; nel peccato che porta alla morte il suo sangue è lavacro di vita. Sulla croce ci è data Maria, vera Madre di grazia divina; dal costato di Cristo si apre la sorgente che dona salvezza. Gloria al Padre, datore di vita, e al Figlio, Gesù Redentore, allo Spirito Santo, amore, a Maria, l’eletta di Dio. Amen

     

    Santo del giorno

    S. Gregorio di Utrecht

    Gregorio nacque a Trier (Germania) nel 707. A 15 anni conobbe S. Bonifacio, missionario in Germania e decise di seguirlo. Bonifacio si affezionò a lui come a un figlio e il ragazzo lo accompagnò nei suoi viaggi, aiutandolo nella sua missione.

    Poco prima della morte avvenuta per martirio nel 754, Bonifacio inviò Gregorio a Utrecht (Olanda) per governare un monastero fondato di recente e dedicato a S. Martino. Gregorio amministrò la diocesi per 20 anni, sebbene non avesse mai ricevuto gli ordini L’abbazia di S. Martino fu un grande centro missionario.

    Con la sua predicazione e retta amministrazione, Gregorio armonizzò i rapporti tra diocesi e monastero. Negli ultimi tre anni sopportò con pazienza una paresi. Morì a Maastricht il 25 agosto 775.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 22,34-40

    I farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».

    Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

     

    Riflessione di don Davide Rota: famiglie, scuola e tribunali…

    Voti insufficienti in sei materie, ma nessuna bocciatura. O meglio, nessuna bocciatura per i magistrati del Tribunale amministrativo (TAR) del Lazio che con una sentenza hanno “promosso” in seconda media una ragazzina di un istituto statale di Tivoli (Roma). Non entriamo in merito alle competenze di tribunali e scuole riguardo alla promozione o alla bocciatura degli alunni, ma ci sia consentita una breve riflessione sull’andazzo di una pubblica opinione che legittima tutto e il contrario di tutto in base a motivazioni che definire pretestuose è poco.

    L’alunna in questione non ha frequentato l’anno di studi a casa avendo come docenti i genitori, ma in una scuola; non ha frequentato le lezioni in un’aula di tribunale, ma di scuola. Ne consegue che gli insegnanti sono i soli a poter dare un giudizio su di lei: non lo sono i genitori che conoscono benissimo la figlia, ma non l’allieva. Non lo sono i giudici chiamati a dare un giudizio sulla legittimità delle procedure messe in atto per insegnare, ma non a decidere se promuoverla o bocciarla.

    Invece genitori e giudici hanno impugnato il giudizio del corpo docente ottenendo una promozione a cui non avevano diritto. Tre cose non vanno in questo caso: i genitori per “proteggere” la figlia, hanno delegittimato la scuola, ottenendo in modo “legale” una decisione “ingiusta” (in questo caso giustizia e legalità non si corrispondono). La scuola ha fatto di peggio: ha rinunciato al dovere di educare e di formare l’alunna, solo per non avere problemi. Sarebbe bastato che alla decisione estorta dal Tar di promuovere l’alunna, seguisse l’invito alla famiglia a cambiare istituto scolastico. Quanto ai Tar, sono la dimostrazione più lampante di quanto sia urgente la riforma della giustizia di cui si parla tanto e che nessuno almeno finora è riuscito a fare.      

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché ognuno faccia ciò che corrisponde al suo compito e lo faccia nel modo migliore.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    23 AGOSTO 2023: IL CAPO DELLA WAGNER PRIGOZHIN MUORE nello schianto del suo jet nei cieli dell’amata Russia…a dimostrazione di come sia vero il proverbio: DAGLI AMICI MI GUARDI IDDIO, CHE DAI NEMICI MI GUARDO IO.

     

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