XXI settimana Tempo Ordinario
Aforisma di S. Agostino
È stato l’orgoglio che ha trasformato gli angeli in diavoli; è l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli.
Preghiera salmo 97
Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne. Davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. Amen
Santo del giorno
S. Agricolo di Avignone
Sebbene nato e vissuto nel VII secolo, le prime informazioni scritte su S. Agricolo risalgono al XVI sec. quando cominciò a diffondersi il culto. Secondo queste fonti, nacque nel 630 e suo padre, Magno, era un senatore gallo-romano che, dopo la morte della moglie, si fece monaco a Lérins e poi fu eletto vescovo di Avignone.
A 14 anni, Agricolo seguì il padre a Lérins, dove fu ordinato prete. Dopo 16 anni a Lérins, su richiesta del padre si recò ad Avignone come arcidiacono, e divenne presto noto per la qualità delle omelie, per l’abilità di amministratore, e per l’assistenza ai poveri e ai malati. Nel 660, fu nominato suo collaboratore da Magno e, alla morte di quest’ultimo, diventò suo successore.
Dato che il numero dei seguaci era molto aumentato, fece costruire a sue spese una nuova chiesa all’interno delle mura cittadine, e chiamò i monaci da Lérins perché la gestissero. Morì il 2/9 nel 700, e fu seppellito nella cattedrale; il popolo lo invoca per il bel tempo e contro la siccità.
Parola di Dio del giorno Matteo 25,14-30
Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Riflessione del Card. Angelo Comastri
Significativa è la testimonianza di un agnostico parigino, direttore di teatro, al quale venne domandato in pieno Sessantotto che cosa pensasse delle contestazioni che stavano affiorando anche nella Chiesa.
Egli disse: «Se si tratta di un largo movimento che permette alla Chiesa di voler ritrovare la sua vera funzione, ossia che vuole ridare priorità alla gente che vede, ai mistici, la cosa mi sembra interessante e importante. Non è togliendo la veste talare o sposandosi che si giungerà a risolvere i problemi della fede.
Se si tratta di un salto in avanti, se il prete si libera dei suoi incarichi di patronato…per dirsi: “Sono un uomo di Dio e devo testimoniarlo”, allora il fatto mi interessa. In altri termini, se si tratta di un’avventura mistica, trovo la cosa appassionante. Se si tratta di un’avventura sociale secondo il gusto del tempo, la cosa mi dà noia: trovo che si tratti di un regresso».
Intenzione di Preghiera
Preghiamo per i cinque operai travolti e uccisi dal treno mentre lavoravano sui binari e per tutte le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro…
Don’t Forget! Patronato S. V. Defunti del mese di settembre
1 | Don Giacomo Servalli + 1-9-1958 – prete al servizio del PSV |
3 | Don Terzo Calonghi + 03-09-2010 – prete al servizio del PSV
Livia Tadini +3-9-1959 – benefattrice del PSV |
4 | Don Faustino Rota + 4-9-2010 – prete del PSV
Don Iginio Casali + 04-09-2000 – prete al servizio del PSV |
5 | Luigi Marchiori + 5-9-1992 – segretario del PSV |
6 | Alfonso Vajana +6-9-1957 – Legale rappresentante del PSV |
9 | Carla Vergani ved. Rossi + 9-9-2016 – collaboratrice PSV Clusone |
11 | Luigi Orlandi +11-9-1992 – medico del PSV |
12 | Don Mario Zonca + 12-9-2000 – prete del PSV |
13 | Mons. Aldo Nicoli + 13-9-2009 – presidente Opera del PSV |
20 | Mons. Carlo Agazzi + 20-9-1992 – prete del PSV |
22 | Don Carlo Avogadro + 22-9-1968 – prete del PSV |
27 | S. Vincenzo de Paoli + 27-9-1660 Patrono del P.S.V. |
28 | Mons. Dino Donadoni + 28-09-2002 – prete al servizio del PSV |
29 | Mons. Gennaro Prata + 29-9-2005 Vescovo in Bolivia amico del P.S.V. |
30 | Don Luigi Bonzi + 30-09-1966 – prete al servizio del PSV |
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