Giovedì 26 ottobre 2023

     

    XXIX Settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 26 – 10 – …

    366 – I sostenitori del vescovo di Roma Ursino, rifugiatisi nella basilica liberiana, sono assaliti dai seguaci di Damaso, l’altro vescovo di Roma; alla fine degli scontri si contano 160 morti e molti feriti.

    1860 – Teano G. Garibaldi e Vittorio Emanuele II si incontrano: si conclude la spedizione dei Mille.

    1863 – Fondazione della The Football Association inglese, che segna la nascita del calcio moderno.

    1896 – Ad Addis Abeba viene firmato il trattato di pace fra Regno d’Italia e Impero d’Etiopia.

    1944 – Battaglia del Golfo di Leyte; le forze USA travolgono la marina imperiale giapponese.

    2004 – La sonda Cassini-Huygens invia alla Terra le prime immagini di Titano, il satellite di Saturno.

     

    Aforisma di Socrate

    Felicità e ricchezza sono sempre soggette all’invidia: solo la miseria non è invidiata da nessuno.

     

    Preghiera salmo 1

    Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

    È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

     

    Santo del giorno

    I resti di questo santo di origine irlandese sono custoditi nella cattedrale di Pavia, città della quale fu vescovo nel XIII secolo. Folco (o Fulco) nasce intorno al 1165 a Piacenza da una celebre famiglia, quella degli Scotti, originari dell’Irlanda, che viene identificata secondo la denominazione dell’epoca come patria degli «Scoti», scozzesi.

    Folco a 20 anni entra tra i canonici regolari di Sant’Eufemia. Viene inviato a Parigi a compiere gli studi di teologia a Parigi e al rientro viene eletto priore di S. Eufemia, poi canonico, poi arciprete della cattedrale. Infine viene consacrato vescovo di Piacenza.

    Sei anni più tardi, rimasta vacante la sede pavese, viene designato vescovo anche di questa città. Piacentino e vescovo di Pavia, Folco fu il grande paciere delle due città, allora divise da un’aspra rivalità. Dopo aver lavorato per la pacificazione interna delle città e delle contese tra i due centri muore nel 1229.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 12,49-53

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione.

    D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

     

    Riflessione di don Andrea Lonardo

    Nel Castello di Alviano (provincia di Terni, Umbria), una cappella ricorda il miracolo di S. Francesco di Assisi che predica agli uccelli. “Un giorno, recatosi ad Alviano a predicare e salito su un rialzo per essere visto da tutti, chiese silenzio. Ma, mentre tutti tacevano in riverente attesa, molte rondini garrivano, con grande strepito attorno a Francesco.

    Non riuscendo a farsi sentire dal popolo per quel rumore, rivolto agli uccelli, disse: «Sorelle mie rondini, ora tocca a me parlare, perché voi lo avete fatto già abbastanza; ascoltate la parola di Dio, zitte e quiete, finché il discorso sia finito». Ed ecco subito obbedirono: tacquero e non si mossero fino a predica terminata” (Vita prima di Tommaso da Celano, cap. XXI, 59).

    È evidente, in questo testo, quanto sia fallace l’interpretazione che vede qui in primo piano l’amore agli animali e in S. Francesco quasi un precursore del WWF, mentre l’intenzione del miracolo e di porre in rilievo la centralità del Vangelo di Cristo, Parola di Dio, dinanzi al quale tutto il creato tace, per poterlo ascoltare.

    Ed il silenzio della natura testimonia che non solo ai sacerdoti è dato di predicare il Vangelo, ma anche a ogni cristiano che pure non ha ricevuto il sacerdozio; il miracolo è, cioè, una conferma divina che Francesco, che non è prete, ha il diritto ed il dovere di annunciare Cristo al mondo con la sua predicazione. Dinanzi alla parola divina il creato trova il suo vero senso e si apre alla lode di Dio.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché impariamo a coltivare il silenzio interiore per poter ascoltare e accogliere la Parola di Dio.

     

    Don’t Forget! STORIA dei MARTIRI CRISTIANI

    MARTIRI CRISTIANI del REGNO SASANIDE 1.a parte

    L’Impero sasanide o sassanide fu istituito da ARDASHIR I dopo la caduta dell’Impero dei Parti e alla sconfitta dell’ultimo re della dinastia ARSACIDE, Vologase VI (gli Arsacidi furono una dinastia che regnò sui Parti dal 250 a. C. al 226 d. C. e della quale è fondatore Arsace che, alla metà del sec. 3º a. C., riuscì a staccare la regione dal regno di Siria). Esso durò dal 224 d.C. al 651 d.C. ultimo impero persiano attivo in epoca preislamica e si affermò come una delle potenze della regione, con l’Impero romano prima e l’Impero romano d’Oriente poi.

    Nel corso del tempo, conquistò il territorio degli odierni Iran, Iraq, Afghanistan, Siria, Caucaso (Armenia, Georgia, Azerbaigian e Daghestan), Asia centrale sudoccidentale, parte della Turchia, alcune regioni costiere dell’Arabia, la regione del Golfo Persico e le regioni occidentali del Pakistan. Il periodo sasanide coincise con il picco dell’antica civiltà persiana, la cui cultura influenzò non poco anche la civiltà romana tardo antica. Nel Medioevo, l’influenza culturale dei Sasanidi raggiunse anche l’Europa, l’Africa, la Cina e l’India.

    È noto che CTESIFONTE (capitale dell’impero che crebbe notevolmente nel 5° e 6° sec. e fu sede di una colonia nestoriana, il cui patriarca era a capo di tutti i cristiani sasanidi) intrattenne rapporti pacifici con la dinastia Tang in Cina e con l’impero indiano; inoltre, giocò un ruolo fondamentale nella formazione dell’arte medievale sia europea sia asiatica. La cultura persiana gettò infine le basi per molti elementi della cultura islamica, influenzando campi quali l’arte, l’architettura, la musica, la letteratura e la filosofia.

    Abbiamo detto che il primo sovrano Sasanide fu Ardashīr (noto anche come Artaserse nipote di Sāsān che diede il nome al Regno) e a lui successero circa 30 sovrani, l’ultimo dei quali nel 651, fuggendo dagli Arabi invasori, morì assassinato. La dinastia fu avversaria di Roma e di Bisanzio, cui tenne testa in sanguinose guerre con alterni successi. Al suo interno impose lo ZOROASTRISMO come religione e perseguitò il cristianesimo e il Manicheismo. (segue)

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