Giovedì 23 novembre 2023

     

    XXXIII Settimana T. Ordinario

     

    Accadde il 23 – novembre …

    1248 – Le truppe cristiane guidate dal re Ferdinando III di Castiglia conquistano Siviglia

    1654 – Conversione del matematico e filosofo Blaise Pascal al cristianesimo

    1942 – Battaglia di Stalingrado – I carri armati dell’Armata Rossa completano l’Operazione Urano; le truppe tedesche sono completamente circondate

    1980 – Terremoto d’Irpinia: sisma 6,9 Richter con epicentro tra i comuni di Conza della Campania (AV), Teora (AV) e Laviano (SA), con circa 300.000 sfollati, 10.000 feriti e circa 3.000 morti

    1991 – Un giorno prima della morte, Freddie Mercury dei Queen rivela di essere malato di AIDS

    2003 – Il georgiano Eduard Shevardnadze è sconfitto e deposto con la Rivoluzione delle rose

     

    Aforisma di La Fontaine

    “Incontriamo spesso il nostro destino proprio lungo le strade che prendiamo per evitarlo.”

     

    Preghiera salmo 49

    Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente. Da Sion, bellezza perfetta, Dio risplende. Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio. I cieli annunciano la sua giustizia: è Dio che giudica.

    Offri a Dio come sacrificio la lode e sciogli all’Altissimo i tuoi voti; invocami nel giorno dell’angoscia: ti libererò e tu mi darai gloria.

     

    Santo del giorno

    Colombano nato nel 543 in Irlanda, fu educato nella sua casa da ottimi maestri che lo avviarono allo studio delle arti liberali, si affidò poi alla guida dell’abate Sinell della comunità di Cluain-Inis, ove approfondì lo studio delle S. Scritture.

    A 20 anni entrò nel monastero di Bangor nel nord- est dell’isola e divenne uno dei monaci che diedero origine alla ‘peregrinatio pro Domino’, che costituì un fattore di evangelizzazione dell’Europa. Dall’Irlanda passò (c. 590) in Francia, Svizzera e Italia, creando comunità e fondando vari monasteri, per esempio Luxeuil e Bobbio, celebri per i libri liturgici.

    La regola monastica che codifica la sua spiritualità è improntata a grande rigore e intende associare i monaci al sacrificio di Cristo. La sua prassi monastica ha influito sulla nuova disciplina penitenziale dell’Occidente.

     

    Parola di Dio del giorno

    In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.

    Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».

     

    Riflessione Card. Carlo Maria Martini

    Non c’è attività duratura e intelligente di costruzione della città senza una radice contemplativa, che è la capacità di silenzio, di deserto interiore, di pausa, in cui si riceve la Parola di Dio, la si ascolta e quindi si costruisce anche dal punto di vista intellettuale una certa visione del mondo.

    Cosicché il fare non sia determinato solo dalle urgenze, dalle necessità, ma sia ritmato da questo progetto che nasce da un ascolto della Parola e da un atteggiamento di deserto, di silenzio contemplativo. Quanto maggiori sono le responsabilità di una persona, tanto più si devono trovare ogni giorno più lunghe ore di silenzio contemplativo. 

    Bisogna cercarlo, e lottare per averlo, per non farsi travolgere dalle cose, dalla valanga di parole dette a vanvera, di giudizi affrettati.  Il silenzio è sempre difficile. Il silenzio bianco ancor di più: il silenzio nero è pura assenza di suoni, quello bianco è sintesi di tutti i colori.

    Ed è questo che bisogna imparare a esercitare. Superare, guardare in faccia la paura del silenzio, nella quale emergono alcuni mostri interiori, per imparare che si possono esorcizzare e si può dare loro un senso.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché impariamo a coltivare ogni giorno il silenzio che nutre l’anima, permette alla Parola di Dio di risuonare nel nostro cuore, rinvigorisce i nostri pensieri e migliora i rapporti con il prossimo.

     

    Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

    MARTIRI CRISTIANI DELLA THAILANDIA

    La Tahilandia è uno Stato del Sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia a est, golfo di Thailandia e Malaysia a sud, con il mare delle Andamane e la Birmania a ovest e con Laos e Birmania a nord. La forma di governo è: Monarchia parlamentare de iure, ma de facto è una dittatura militare.

    La superficie del paese è di 513.120 km² e gli abitanti sono circa 70.000.000. Il Pil pro capite è 19.169 $ Usa: l’industrializzazione, il turismo, il settore manifatturiero e il vivace export l’hanno portata a essere uno dei paesi più potenti del Sud Est asiatico.  Il cristianesimo è giunto in Thailandia 450 anni fa quando alcuni mercenari portoghesi con il loro cappellano giunsero nell’antica capitale del paese.

    Ma la chiesa cattolica ufficialmente nasce nel giugno 1669 con la nomina del primo vescovo del Siam, un territorio che comprendeva Thailandia, Laos e Cambogia. Oggi il 95% dei thailandesi pratica il buddismo; il 5% l’Islam. Poi ci sono gli indù, i sikh e una minima, ma antica presenza di ebrei…I cristiani sono meno di un milione, l’1% della popolazione: di essi 400.000 sono cattolici (lo 0,6%)

     

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