XXXIV Settimana T. Ordinario
Avvenne il 2-12-…
1804 – In Notre Dame, Parigi Napoleone si auto-incorona imperatore, alla presenza di Papa Pio VII
1848 – Francesco Giuseppe I diventa imperatore d’Austria
1942 – All’Università di Chicago, il gruppo di Enrico Fermi dà il via alla prima reazione nucleare.
1961 – Il leader cubano Fidel Castro si dichiara marxista-leninista: Cuba adotta il comunismo
1988 – Benazir Bhutto è la prima donna a capo di un governo in nazione a maggioranza islamica
1990 – La coalizione guidata da Helmut Kohl vince le prime elezioni della Germania riunificata
1993 – Il narcotrafficante colombiano Pablo Escobar viene ucciso a Medellín.
Aforisma africano dello Zambia
Le parole degli anziani non chiudono a chiave tutte le porte; lasciano aperta la porta giusta.
Preghiera di don Tonino Bello alla Vergine
«Santa Maria, Madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le cose grandi che l’Onnipotente ha fatto in te, proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze, che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino. Amen».
Santo del giorno
Beato Giovanni da Ruysbroeck
Nato nel 1293 a Ruysbroeck, nei pressi di Bruxelles, Giovanni è uno dei maggiori mistici fiamminghi. Ordinato prete nel 1317, fu cappellano di Santa Gudula a Bruxelles. Nel 1343 si ritirò con due compagni nel bosco di Groenendael, vicino Waterloo.
Molti si unirono e dal romitaggio sorse una comunità di canonici regolari, di cui Giovanni fu priore. Morì il 2-12-1381, assistito dai confratelli e dai discepoli. Aveva 89 anni di età e 64 di sacerdozio ed è beato dal 1903. Le sue opere erano così note, da meritargli i titoli “doctor divinus” e “secondo Dionigi”.
Parola di Dio del giorno Lc 21,34-36
Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Riflessione di Carl Schmitt 1888-1985
Nel 1916 il 28enne Carl Schmitt iniziò a riflettere sull’Anticristo: il giovane Schmitt cita, in quelle pagine, un testo da lui scovato nell’Efrem latino, nel Sermo de fine mundi. Varrà la pena di citare nell’originale quel passo secondo il quale il Grande Ingannatore «subdolamente, piacerà a tutti, non accetterà cariche, non farà preferenze di persone, sarà amabile con tutti, calmo in ogni cosa, ricuserà i doni, apparirà affabile con il prossimo, così che tutti lo loderanno esclamando: “Ecco l’uomo giusto!”».
Una prospettiva inquietante: l’Anticristo nelle vesti di «uomo del dialogo», pacifico, riservato, onesto «umanista»? È a questo identikit del Nemico che Schmitt aderisce: per lui, sorgerà da una società come quella moderna occidentale dove «gli uomini sono poveri diavoli che sanno tutto e non credono in nulla»; una società dove «le cose più importanti e ultime sono secolarizzate: la bellezza è diventata buon gusto, la Chiesa un’organizzazione pacifista, al posto della distinzione tra buono e cattivo, quella tra utile e dannoso».
In una tale cultura, l’Anticristo «dialogante» farà credere che la salvezza passa attraverso la sicurezza sociale e la pianificazione e non sarà un materialista, un nemico della religione, ma «provvederà a tutti i bisogni, compresi quelli spirituali». In quell’inizio del 1900 la prospettiva di Schmitt passò inosservata, sembrando del tutto inverosimile. Ma non è forse il caso di rifletterci oggi, quando ciò che ci minaccia, in campo religioso, è quella «tolleranza» dove il «nemico» non è più il vecchio materialismo ma l’insidioso spiritualismo «umanitario»?
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché la Chiesa difenda sempre la fede in Gesù, vero uomo e vero Dio, incarnato, morto e risorto per noi, che siede alla destra del Padre e verrà a giudicare il mondo.
Don’t Forget! Foto della settimana
Fine novembre inizio dicembre 2023: prosegue il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas e di quelli palestinesi dalle prigioni di Israele, in un rapporto da uno a tre.
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