Martedì 26 dicembre 2023

     

    1.a settimana Tempo di Natale

     

    Antifona di Natale

    L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.»

     

    Preghiera del giorno

    Donaci, o Padre, di esprimere con la vita il mistero che celebriamo nel giorno natalizio di santo Stefano primo martire e insegnaci ad amare anche i nostri nemici sull’esempio di lui, che morendo pregò per i suoi persecutori. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Stefano fu il primo a dare la vita per Gesù Cristo. Ebreo di nascita, e convertito alla fede dalla predicazione di S. Pietro, mostrò subito grande zelo per la gloria di Dio e grande sapienza nel confutare i Giudei, che si opponevano al Nazareno.

    Fu eletto dagli Apostoli primo dei sette diaconi per provvedere ai bisogni dei primi fedeli, specie delle vedove e orfani di cui la Chiesa ebbe sempre cura particolare. Stefano fu non solo il primo dei martiri, ma il modello di ogni martirio: nella sua morte appaiono tutti gli elementi tipici di chi viene ucciso a causa della fede.

    Il “fastidio” provocato in chi non comprende il Vangelo, le “scuse” e false accuse, l’aggressione e il perdono da parte dei martiri, oltre all’intaccabile fiducia in Dio. Stefano ci ricorda che credere non è facile e che il Vangelo non è solo un appello a essere “più buoni”, ma un potente strumento per cambiare il mondo. Ecco perché destabilizza chi vorrebbe mettere a tacere la Parola che salva.

     

    Parola di dio del giorno

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli: «Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani.

    Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».

     

    Riflessione Mons. Ravasi Mattutino

    Gesù – che la pace sia con lui – disse: «Il mondo è un ponte. Attraversalo, ma non fermarti lì!». A una quarantina di chilometri da Agra, la capitale indiana dei Moghul, celebre per il Taj Mahal, si leva la città fantasma di Fatehpur Sikri, edificata nel ‘500 dall’imperatore Akbar, fautore del dialogo interreligioso. Ebbene, sulla moschea di quella città era stata incisa la frase assegnata a Gesù che oggi proponiamo. Naturalmente il detto – che ha una sua forza poetica e spirituale – germoglia dai Vangeli, là dove Cristo invita a cercare un altro tesoro rispetto a quelli che offrono la storia e la terra, e a non affannarsi nell’accumulo dei beni caduchi (si leggano Matteo 6,19-34 e Luca 12,16-31).

    Il Vangelo apocrifo dell’apostolo Tommaso, contiene un altro appello di Gesù: «Siate gente di passaggio». E la Lettera agli Ebrei non esita a suggerire al cristiano di «uscire dall’accampamento» provvisorio in cui ci troviamo perché «non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura» (13, 13-14). La nostra civiltà è certamente di matrice sedentaria, tant’è vero che detestiamo i nomadi che s’accampano ai bordi delle nostre città.

    Eppure, mai come in questi tempi l’umanità si è fatta frenetica nel voler viaggiare, migrare, cercare. E spesso questa pulsione interiore è solo segno di scontentezza, insoddisfazione e attesa frustrata. Ecco perché è importante muoversi non solo fisicamente, ma anche spiritualmente, tenendo fissa una meta che dia senso all’esistenza. Oltre il ponte e il fiume turbolento della storia cerchiamo un approdo che sia però più in là, nell’infinito e nei vasti orizzonti dell’anima.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché Dio illumini i popoli che non hanno ancora accolto la verità del Vangelo, affinché riconoscano in Gesù il Dio fatto uomo.

     

    Don’t Forget! Accadde il 26-12-…

    1620 – I Padri Pellegrini sbarcano in quella che diventerà la Colonia di Plymouth, in Massachusetts 1898 – Pierre e Marie Curie isolano il radio.

    1948 – Il cardinale Mindszenty viene arrestato in Ungheria

    1991 – Il Soviet Supremo scioglie formalmente l’Unione Sovietica.

    2004 – Uno tsunami sconvolge una vastissima area dell’Asia, con ripercussioni in Africa e Australia, causando almeno tra le 250.000 e le 300.000 vittime.

    2009 – La Cina apre la più lunga ferrovia ad alta velocità al mondo da Pechino a Guangzhou

     

     

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