Venerdì 5 gennaio 2024

     

    II Settimana di Natale

     

    Avvenne il 5 gennaio …

    1484 – Papa Innocenzo VIII emana una bolla pontificia di condanna dell’astrologia.

    1895 – L’ufficiale francese Alfred Dreyfus è ingiustamente degradato e condannato all’ergastolo sull’Isola del Diavolo per presunto spionaggio a favore della Germania. Sarà scagionato nel 1906.

    1914 – La Ford annuncia la giornata lavorativa di 8 ore e lo stipendio minimo di 5 dollari al giorno

    1964 – Paolo VI incontra Atenagora I a Gerusalemme: è il primo incontro tra i capi della Chiesa cattolica e di quella ortodossa dal 1439

    1968 – Alexander Dubček sale al potere. In Cecoslovacchia: comincia la Primavera di Praga.

    2023 – Piazza San Pietro: funerali del Papa emerito Benedetto XVI

     

    Aforisma di Abraham Lincoln

    La cosa migliore del futuro è che arriva solo un giorno alla volta.

     

    Preghiera

    O Padre, che nella nascita del tuo Figlio unigenito hai dato mirabile principio alla redenzione del tuo popolo, rafforza la nostra fede, perché, guidati da Cristo, giungiamo al premio della gloria promessa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Giovanni Nepomuceno Neumann nacque in Boemia nel 1811. Studiò per diventare sacerdote, ma non vi riuscì. Allora nel 1836 emigrò negli Stati Uniti. A Manhattan fu ben accolto dal vescovo John Dubois che aveva solo 36 preti per gli Stati di New York e New Jersey.

    Due settimane dopo il suo arrivo fu ordinato e inviato a Buffalo, dove ebbe la cura della zona rurale. Per raggiungere tutte le anime a lui affidate, dormiva poco e spesso si nutriva solo di pane e acqua.

    Aderì all’ordine redentorista e nel 1852 divenne vescovo di Filadelfia dove edificò cinque chiese e iniziò la costruzione della cattedrale. Si dedicò ai giovani. Morì nel 1860 ed è santo dal 1977.

     

    Parola di Dio del giorno Giovanni 1,43-51

    In quel tempo, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo e gli disse: «Seguimi!». Filippo era di Betsaida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazareth». Natanaèle gli disse: «Da Nazareth può venire qualcosa di buono?».

    Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

    Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

     

    Riflessione da “il Breviario” di G.F. Ravasi

    Mi precipito al telefono ogni volta che squilla, nella speranza, ogni volta delusa, che possa essere Dio che mi telefona. O almeno uno dei suoi angeli di segreteria. Lo storico Alain Besançon, diceva che la biblioteca di Ionesco sembrava quella di un filosofo o di un teologo. Infatti, l’autore della Cantatrice calva s’inerpicava fin sulle cime della letteratura mistica spagnola, fiamminga e tedesca.

    Professava un agnosticismo severo, ma costantemente incrinato dall’attesa di quella telefonata divina, come ironicamente (ma non troppo) aveva confessato in un’intervista. Alla stessa maniera del suo amico e connazionale Cioran, spiava Dio per sorprenderlo. Molti, in condomini solitari, attendono oggi uno squillo di telefono: se non quella di Dio, potrebbe essere la voce umana di un angelo della sua segreteria.

    Sì, perché tutte «le dita di coloro che amano terminano in angeli», diceva Pedro Salinas. Chi offre vicinanza alla persona abbandonata è un’epifania divina. A proposito di Ionesco, l’ultima riga del suo diario fu: «Pregare Non So Chi. Spero: Gesù Cristo».

     

    Intenzione di preghiera

    Per le persone sole e anziane, per i giovani smarriti e delusi: nel loro cammino incontrino credibili testimoni di amore e di speranza e in loro incontrino Dio. 

     

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