Sabato 17 febbraio 2024

     

    Tempo di Quaresima

     

    Avvenne il 17 febbraio …

    197 – L’imperatore romano Settimio Severo sconfigge il rivale Clodio Albino a Lugdunum (oggi Lione in Francia), assicurandosi il pieno controllo sull’Impero romano.

    1600 – Giordano Bruno, accusato di eresia, viene messo al rogo a Roma.

    1801 – Thomas Jefferson viene eletto presidente degli Stati Uniti

    1867 – La prima nave attraversa il canale di Suez.

    2011 – “Giornata della collera” in Libia contro il regime di Mu’ammar Gheddafi

     

    Aforisma da Isaia 58

    Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, puntare il dito e parlare empio, se aprirai il cuore all’affamato e all’afflitto… allora ti chiameranno riparatore di brecce e restauratore di case perché siano abitate.

     

    Preghiera

    Dio onnipotente ed eterno, guarda con paterna bontà la nostra debolezza, e stendi la tua mano potente a nostra protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Nel 1233 in una Firenze sconvolta da lotte fratricide, sette mercanti di una compagnia laica di fedeli devoti della B.V. Maria, decisero di ritirarsi per far vita comune in penitenza e contemplazione nel 1245 sul Monte Senario, presso Firenze, dove costruirono una dimora e un luogo di preghiera.

    Molti si rivolgevano a loro così fondarono un Ordine dedicato alla Vergine, di cui si dissero Servi – l’Ordine dei Servi di Maria adottando la regola di S. Agostino. Il 1-12-1717 Clemente XI canonizzò Alessio Falconieri; nel 1725 Benedetto XIII fece lo stesso riguardo gli altri sei.

    Tutti e 7 erano stati sepolti a Monte Senario: S. Bonfiglio guida e priore della comunità; S. Bonagiunta priore successivo; S. Manetto fondatore di conventi in Francia, S. Amadio anima del gruppo; S. Sostegno e S. Uguccione due amici fraterni; S. Alessio zio di S. Giuliana Falconieri.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 5,27-32

    In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa.

    C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

    Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

     

    Riflessione

    È impossibile portare la fiaccola della verità tra la folla senza bruciare qua e là una barba o una parrucca. «Si dice che la verità trionfa sempre. Ma questa non è una verità». Amara, ma “vera” questa nota dei Quaderni dello scrittore russo Cechov.

    Eppure c’è sempre una speranza: la verità lascia una traccia ardente nel buio delle falsità. Il suo passaggio scotta qualche pelle anche coriacea, bruciacchia barbe solenni, lambisce capelli agghindati. È, questa, l’immagine che ha usato nel Settecento illuministico e ottimistico lo scienziato tedesco Georg Christoph Lichtenberg in uno dei suoi “calendari” di aforismi.

    Se nella vita non abbiamo mai avuto reazioni indignate o critiche pesanti, è segno che non abbiamo sempre detto la verità. La nuda veritas oraziana è offensiva. Ma ai nostri giorni si è talmente corazzati che spesso l’unica reazione è quella scettica dell’antico governatore romano di nome Pilato: Quid est veritas? Cos’è la verità?

     

    Intenzione di preghiera

    Perché non temiamo né di sentirci dire dagli altri la verità, né di dirla agli altri, ma impariamo anche a dire la verità con carità e a fare la carità nella verità.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    VENERDÌ 16 FEBBRAIO MONACO DI BAVIERA, GERMANIA Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny (considerato il principale oppositore di Vladimir Putin), dopo aver parlato della morte del marito a una conferenza stampa a Monaco.

    Ha detto «Sapete tutti che non ci si può fidare del governo di Putin, ma se è vero, voglio che Putin e tutto il suo staff, i suoi amici e il suo governo sappiano che saranno giudicati responsabili per quello che hanno fatto al nostro paese, alla mia famiglia e a mio marito. E quel giorno verrà presto».

    Il suo intervento è stato applaudito con una standing ovation. Il giornalista Peter Baker, analista di MSNBC e corrispondente del New York Times, ha scritto che tra i numerosi incontri internazionali di cui si è occupato nella sua carriera fa «fatica a ricordare un momento più intenso». KAI PFAFFENBACH / POOL PHOTO VIA AP

    16 FEBBRAIO BERLINO, GERMANIA. Un uomo col poster del ritratto di Alexei Navalny in una protesta davanti alla ambasciata russa. Navalny è morto mentre era detenuto da quasi tre anni con accuse ritenute politicamente motivate dal regime di Putin. AP PHOTO/MARKUS SCHREIBER

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