I Settimana di Quaresima
Avvenne il 22 febbraio…
1495 – Carlo VIII di Francia giunge a Napoli, dove sarà incoronato re di Napoli.
1848 – Francia scoppia la rivoluzione contro re Luigi Filippo: nasce la 2.a repubblica francese.
1931 – Varata la Amerigo Vespucci per l’addestramento allievi dell’Accademia Navale di Livorno.
1943 – Inizia il processo ai membri della Rosa Bianca.
1997 – Prima clonazione di un mammifero da cellule di un individuo adulto, la pecora Dolly.
Aforisma San Claude de la Colombière
La pazienza modera la sregolatezza di tre parti del nostro corpo: lega la lingua col silenzio, compone il viso con la tranquillità, calma il cuore con la dolcezza.
Preghiera colletta
Dio onnipotente, concedi che tra gli sconvolgimenti del mondo non si turbi la tua Chiesa, che hai fondato sulla roccia della professione di fede dell’apostolo Pietro. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Il 22 febbraio per il calendario della Chiesa cattolica rappresenta il giorno della festa della Cattedra di S. Pietro. Si tratta della ricorrenza in cui viene messa in modo particolare al centro la memoria della peculiare missione affidata da Gesù a Pietro.
In realtà la storia ci ha tramandato l’esistenza di due cattedre dell’Apostolo: prima del suo viaggio e del suo martirio a Roma, la sede del magistero di Pietro fu infatti identificata in Antiochia. E la liturgia celebrava questi due momenti con due date diverse: il 18 gennaio (Roma) e il 22 febbraio (Antiochia). La riforma del calendario le ha unificate nell’unica festa di oggi.
Essa – viene spiegato nel Messale Romano – “con il simbolo della cattedra pone in rilievo la missione di maestro e di pastore conferita da Cristo a Pietro, da lui costituito, nella sua persona e in quella dei successori, principio e fondamento visibile dell’unità della Chiesa”.
Parola di dio
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Riflessione di Monsignor Ravasi
La diplomazia è l’arte di esporre l’ostilità con cortesia. (André Maurois) Le ironie sui diplomatici si sprecano, nella convinzione che essi dicano solo la verità quando sono a corto di bugie, come è stato maliziosamente detto in passato. La definizione che abbiamo citato va nella stessa linea ed è dello scrittore francese André Maurois, morto nel 1967.
Eppure, vorremmo proprio da questo tratto negativo desumere una nota positiva. Essa riguarda la cortesia, una virtù civile ormai smarrita. Anche quando si deve ricorrere a un rimprovero o recriminare su qualcosa, si può farlo con garbo. E, invece, si indulge alla sguaiatezza, all’attacco rozzo, alla minaccia arcigna e fin violenta.
In realtà, con la gentilezza si otterrebbe molto di più di quanto si ricava con tutta la scienza del mondo che a volte si accompagna a un’enorme presunzione e a grande maleducazione. Nel suo Galateo, mons. Giovanni Della casa ammoniva: “Chi sa accarezzare le persone, con picciolo capitale fa grosso guadagno.”
Intenzione di preghiera
Preghiamo per il magistero che non solo il Papa, ma anche tutta la chiesa è chiamata a custodire, trasmettere e difendere a tutti, in ogni luogo e in ogni tempo.
Don’t Forget!
DOMENICA 18 FEBBRAIO KHARP, RUSSIA Un’insegna che dice “la felicità non è lontana” a Kharp, dove si trova il carcere di massima sicurezza IK-3, in cui venerdì è morto l’oppositore russo Alexei Navalny – EPA / ANATOLY MALTSEV
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