Venerdì 5 luglio 2024

     

    XIII Settimana T. Ordinario anno B

     

    Avvenne il 5 -7…

    328 – Inaugurato il grande Ponte di Costantino, che connetteva le due sponde del Danubio fra le attuali Romania e Bulgaria, di ben 2.330 metri di lunghezza e 5 di larghezza!

    1811 – Il Venezuela è la prima nazione sudamericana a dichiarare l’indipendenza dalla Spagna

    1940 –2.a guerra mondiale: Regno Unito e Francia di Vichy interrompono le relazioni diplomatiche

    1950 – Sionismo: approvata la Legge che garantisce agli ebrei il diritto di immigrare in Israele

    1996 – Nei laboratori del Roslin Institute di Edimburgo nasce (già vecchia) la pecora Dolly, il 1° mammifero frutto di clonazione nella storia

     

    Aforisma di Talleyrand

    “Sì” e “no” son parole più brevi e facili da pronunciare, ma richiedono anche un maggiore esame.

     

    Preghiera Inni della comunità di Bose

    O Creatore delle stelle luce eterna dei credenti o Cristo nostro salvatore a te innalziamo il nostro grido. Tu sei venuto sulla terra che si perdeva nella morte e rivelando il tuo amore hai tolto all’uomo il suo peccato. Radioso sole, sei apparso nel buio in cui nasceva il mondo per l’obbedienza di una donna sei uomo e Dio, «Emmanuele». Dal tuo volto tutto è attratto in cielo in terra e negli abissi e ogni uomo a te si volge nell’obbedienza e nell’amore. Ti supplichiamo, o tu che vieni o santo giudice del mondo la tua grazia ci preservi dall’esser preda del non senso. Amen

     

    Santo del giorno

    S. Antonio Maria Zaccaria

    Nato a Cremona nel 1502, nel 1524 si laurea in medicina a Padova ma poi, tornato a Cremona, decide di spiegare Vangelo e dottrina a grandi e piccoli. È consacrato prete nel 1528. Cappellano della contessa Ludovica Torelli, la segue a Milano nel 1530 dove trova sostegno anche in due amici milanesi trentenni come lui: Giacomo Morigia e Bartolomeo Ferrari.

    Rapidamente nascono a Milano tre novità intitolate a S. Paolo. Nel 1530 fonda una comunità di preti soggetti a una regola comune, i Chierici regolari di S. Paolo, detti Barnabiti, dalla chiesa di S. Barnaba, la prima sede. Poi vengono le Angeliche di S. Paolo, primo esempio di suore fuori clausura.

    S. Carlo Borromeo ne sarà entusiasta, ma il Concilio di Trento prescriverà loro il monastero. Infine i Maritati di S. Paolo, con l’impegno apostolico dei laici sposati. Denunciato come eretico e ribelle Antonio va a Roma dove verrà assolto. In un viaggio, il suo fisico cede: lo portano a Cremona, dove muore a 36 anni.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 9,9-13

    Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì. Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.

    Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

     

    Riflessione breve Leggende Orientali

    Una gelida notte, mentre uno sceicco riposava in una tenda, un cammello ne scostò un lembo e guardò dentro. “Ti prego, o padrone”, disse il cammello, “Lasciami mettere il naso dentro la tenda, perché fuori fa freddo”. “Fa come vuoi” rispose sbadigliando lo sceicco annoiato. Il cammello infilò il suo naso dentro la tenda. “Se potessi scaldarmi anche il collo”, soggiunse. “Per me è lo stesso”, rispose lo sceicco. Così la bestia mise il suo collo dentro la tenda.

    Presto il cammello, che aveva girato la testa da una parte e dall’altra, parlò di nuovo: “Occuperà poco spazio in più se metto anche le zampe anteriori nella tenda. Mi sentirei davvero meglio”. Lo sceicco fece spallucce e rotolò da un lato per fare un po’ di posto.

    Il cammello dopo aver piantato le zampe all’interno disse ancora: “Padrone, sto tenendo il lembo della tenda aperto a stare così nel mezzo, forse è meglio che venga tutto quanto dentro”. “Come desideri”, annuì lo sceicco, scostandosi per permettere alla bestia di entrare.

    Così il cammello occupò il centro della tenda. Non appena dentro, guardò con durezza lo sceicco. “Io penso”, disse, “che non ci sia abbastanza posto per tutti e due qui dentro. Sarebbe meglio per te se te ne stessi fuori, dato che sei il più piccolo. Così ci sarà sufficiente spazio per me”. E con questo spinse lo sceicco fuori, nel freddo e nelle tenebre.

     

    Intenzione di preghiera settimanale

    Preghiamo per le vittime dei lager, dei gulag e dei campi di concentramento della storia dove la dignità della vita umana è stata calpestata, distrutta e umiliata: perché il loro sacrificio non sia inutile. 

     

    Don’t Forget! Santi della carità

    S. Junìpero (Ginepro) Serra

    1713-1784

    Junipero Serra (al secolo: Miguel José) nacque a Petra, Maiorca, Spagna il 24-11-1713, da Antonio e Margherita Ferrer, e fu battezzato lo stesso giorno. Frequentò la scuola del locale convento, ma si rese utile nel lavoro dei campi, in tempi di grande povertà. Seguendo la vocazione, entrò nell’Ordine dei Frati Minori a Palma di Maiorca. Nel 1731 professò i voti prendendo il nome di fra Junipero, in onore di Ginepro, compagno di S. Francesco.

    Ordinato sacerdote nel 1737, visse per 18 anni nel convento di S. Francesco di Palma, insegnando filosofia e teologia presso l’Università Lulliana. Nei tempi liberi esercitava il ministero di confessore e predicatore. A 35 anni partì per l’America col suo fedele discepolo Padre Francisco Palóu, che gli rimase accanto tutta la vita. Salpata da Cadice il 29-8-1749, la nave approdò il 7-12-1749 a Veracruz, da dove Padre Junipero proseguì a piedi fino a Città del Messico: il 1-1-1750 fu accolto nel convento di S. Fernando che era centro di irradiazione missionaria nel territorio della Nuova Spagna.

    Dopo 5 mesi di preparazione, nel giugno 1750 partì insieme al Palóu per la regione della Sierra Gorda, dove prese in carico l’evangelizzazione dei Pames, di cui imparò le lingue e i costumi. Ma nel 1758 i superiori lo richiamarono a Città del Messico dove rimase fino al 1768, col compito di maestro dei novizi e predicatore di missioni popolari. Espulsi i Gesuiti dai territori spagnoli, i Francescani furono chiamati a sostituirli nelle missioni della Bassa California. Padre Junipero fu nominato superiore e con 14 compagni si avviò a quel territorio, fondando nel 1769 la missione di S. Diego.

    Nell’Alta California, tra il 1771 e il 1772 fondò le missioni di S. Carlos Borromeo, S. Antonio, S. Gabriel e S. Luis. Nel 1772 fece ritorno a Città del Messico, dove ottenne dal viceré ampie rassicurazioni per poter continuare a evangelizzare senza ostacoli e impedimenti. Tornato in Alta California nel 1774, diresse la ricostruzione della missione di S. Diego distrutta dagli Indiani; fondò, quindi, tra il 1776 e il 1777 le missioni di S. Francisco, S. Juan Capistrano e S. Clara. Clemente XIV, intanto, gli aveva concesso il permesso di amministrare la Cresima per dieci anni.

    Nel 1782 fondò la missione di S. Buenaventura e si ritirò alla missione del Carmel di Monterey dove morì il 28-8-1784. Gigante dell’evangelizzazione e della carità, in 17 anni dal 1767 al 1784 percorse circa 9900 km e 5400 miglia di navigazione, sopportando ogni genere di difficoltà e infermità (una dolorosa ferita alla gamba lo tormentò dal 1749). Fondò, oltre a quelle della Sierra Gorda, 9 missioni lungo il “Camino Real”, da cui derivano i nomi di grandi città californiane come S. Francisco, S. Diego, Los Angeles, S. Clara. Beatificato da Giovanni Paolo II il 25-9-1988, è stato canonizzato da papa Francesco il 23-9- 2015.

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