Martedì 16 luglio 2024

     

    XV settimana T. Ordinario (A. pari)

     

    Avvenne il 16 luglio…

    622 – Maometto effettua l’Egira, dando così inizio al calendario islamico

    1054 – Grande Scisma fra la Chiesa romana occidentale e la Chiesa romana orientale

    1212 – Reconquista: vittoria decisiva della coalizione cristiana contro gli Almohadi nella battaglia di Las Navas de Tolosa

    1228 – Papa Gregorio IX canonizza Francesco d’Assisi morto solo due anni prima, nel 1226

    1965 – Inaugurato il Traforo del Monte Bianco alla presenza di Giuseppe Saragat e Charles de Gaulle

    2019 – Ursula von der Leyen eletta Presidente della Commissione europea col 52% dei voti a favore

     

    Aforisma di Soeur Emmanuelle

    Si dimentica troppo spesso che si può donare non solo ciò che si ha, ma anche ciò che si è.

     

    Preghiera

    O Dio, che hai onorato l’Ordine del Carmelo col titolo glorioso della beata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la solenne commemorazione, di poter giungere, forti del suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore. Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Santo del giorno

    Il profeta Elia (IX sec. a.C.), dimorando sul Monte Carmelo, ebbe la visione della venuta della Vergine, che si alzava come piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando Israele dalla siccità. In quella immagine tutti i mistici cristiani e gli esegeti hanno sempre visto la Vergine Maria, che portando in sé il Verbo divino, ha dato la vita e la fecondità al mondo.

    Un gruppo di eremiti, «Fratelli della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo», costruirono una cappella dedicata alla Vergine sul Monte Carmelo. I monaci carmelitani fondarono, inoltre, altri monasteri in Occidente.

    Il 16-7-1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al primo Padre generale dell’Ordine, beato Simone Stock, al quale diede lo «scapolare» col «privilegio sabatino», ossia la promessa della salvezza dall’inferno, per coloro che lo indossano e la liberazione dalle pene del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte.

     

    Parola di Dio del giorno Matteo 11,20-24

    Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsaida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite.

    Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sodoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sodoma sarà trattata meno duramente di te!».

     

    Riflessione Riflessioni di un anonimo anziano

    Invecchiando mi sono convinto che gran parte delle persone che hanno perduto la fede non l’ha fatto in modo consapevole o per scelta personale, ma quasi senza accorgersene…Da piccolo uno credeva come credono i bambini, nel modo cioè più bello e più apprezzato da Dio; poi crescendo ha continuato a fare ciò che gli hanno insegnato, ma in modo sempre più distratto e approssimativo fino a ritrovarsi in modo del tutto naturale non più credente né praticante.

    Il tutto è avvenuto per…scivolamento come capita in certi terreni collocati su pendii caratterizzati da impercettibili movimenti franosi: tutto si muove verso il basso, ma nessuno ci fa caso, finché una pioggia più intensa provoca il disastro. Nella fede si comincia recitando le preghiere di mattino o sera sempre più distrattamente e frettolosamente, finché ci si autoconvince che “piuttosto che pregar male, è meglio non pregare”. Poi si diradano le confessioni perché “a che serve? Ogni volta sono sempre gli stessi peccati…mi sembra di prendere in giro Dio”.

    Diradate le preghiere ed eliminata la confessione il passo successivo riguarda la Messa domenicale: con i figli che hanno già fatto 1.a Comunione e Cresima viene meno anche la necessità di accompagnarli in chiesa (non ci vanno più nemmeno loro) e così si rompe anche quest’ultimo esile filo di collegamento con la pratica della fede. Rimangono le feste principali, i matrimoni e i battesimi di parenti e amici, i funerali ecc. a mantenere i contatti…ma è poco più di una convenzione che però ci convince “che non possiamo non dirci cristiani” come diceva B. Croce.

    L’ultimo passo si fa quando si identifica l’aver fede con il non far niente di male, senza accorgersi che l’accento non cade sulla parola “male”, ma sul: “non fare niente”. In fondo chi non fa niente, non rischia di sbagliare e così ci si mette il cuore in pace. Ma in questo caso più che di pace si dovrebbe parlare di stato comatoso come quello che precede la morte. Non la morte fisica ovvio, ma quella morale e spirituale.       

      

    Intenzione di preghiera

    Perché i capi delle nazioni siano più responsabili nel parlare, nell’agire, nel mettere in pratica quello che esigono dagli altri e siano di esempio per coloro che li hanno scelti ed eletti…

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    MAX KURZWEIL: DONNA IN ABITO GIALLO

    1899 – olio su tela, 171 x 171 cm

    Historisches Museum der Stadt, Vienna – Austria

    Alla fine del XIX sec il mondo artistico di Vienna subì un cambio radicale: era nata l’art nouveau. Il clima artistico in precedenza era stato condizionato dallo spirito conservatore dell’Accademia di belle arti e della Kunstlerhaus, l’unico spazio espositivo della città che condizionava i gusti del pubblico.

    Fu proprio l’insoddisfazione dei membri più progressisti della Kunstlerhaus a dar vita a una serie di incontri che culminarono nel 1897 nella formazione della “secessione viennese” guidata da Gustav Klimt e formata da Max Kurzweil (1867-1916) e da altri 18 artisti che si affrancarono dai gusti imposti dall’establishment.

    In questo straordinario dipinto –esibito nella nuova sala di esposizione della Secessione- la moglie del pittore Martha Kurweil fissa l’osservatore in una posa languida che illustra il nuovo codice estetico dell’art nouveau caratterizzato dal colore giallo abbagliante del vestito e dalle linee curve e fluide che si ispirano al barocco.

    La poltrona, di stoffa verde e decorata, anticipa l’ossessione del movimento per il disegno ornamentale. In quel periodo “iconoclastico” nacquero anche gli scritti di Freud e le opere degli artisti di avanguardia, senza i quali l’espressionismo e gli altri sviluppi dell’arte pittorica non sarebbero stati possibili.     

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