Lunedì 29 luglio 2024

     

    XVII settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 29 luglio…

    1900 – L’anarchico Gaetano Bresci uccide a Monza Umberto I di Savoia, re d’Italia

    1907 – Il militare britannico Robert Baden-Powell fonda il Movimento Scout

    1968 –  L’enciclica Humanae Vitae di Paolo VI ribadisce il rifiuto cattolico dell’aborto, dei metodi contraccettivi non naturali, della sterilizzazione, dell’eutanasia

    1981 – Lady Diana Spencer sposa Carlo, principe del Galles

    1983 – Attentato a Rocco Chinnici, un magistrato italiano, vittima di mafia

    2004 – Dopo 143 anni, l’Italia abolisce la leva obbligatoria; ultimo giorno di “naja” il 30-6- 2005

     

    Aforisma di Seneca

    “L’ira è un acido che può provocare più danni al recipiente che lo contiene che a qualsiasi cosa su cui venga versato.”

     

    Preghiera

    Dio onnipotente ed eterno, il tuo Figlio ha accettato l’ospitalità nella casa dei santi Marta, Maria e Lazzaro: per loro intercessione concedi a noi di servire fedelmente Cristo nei fratelli, per essere accolti da te nella dimora del cielo.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    SS. MARIA, MARTA E LAZZARO

    A Betania Gesù ha sperimentato l’amicizia di Marta, Maria e Lazzaro, e per questo il Vangelo di Giovanni afferma che egli li amava. Marta gli offrì ospitalità, Maria ascoltò le sue parole e Lazzaro uscì dal sepolcro per comando di Colui che ha umiliato la morte.

    Nel 2021 Papa Francesco ha decretato che la memoria liturgica presente nel Calendario Romano Generale al 29 luglio, già dedicata alla sola Santa Marta, venisse denominata “SS. Marta, Maria e Lazzaro”.

    Nella edizione del Martirologio Romano promulgata da San Giovanni Paolo II all’alba del Terzo Millennio già i tre santi erano ricordati insieme il medesimo giorno.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 10,38-42

    In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.

    Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

    Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

     

    Riflessione frammento di vita

    Le abitudini dei boliviani che vengono a Messa per ricordare i loro morti le conosciamo: elenco completo dei defunti con tanto di doppio nome e doppio cognome, quadro con la foto, fiori e ceri da sistemare ai piedi dell’altare ecc. ma giorni fa è successo qualcosa di sorprendente, almeno per noi qui in Italia.

    Mezz’ora prima della Messa un signore consegna il consueto biglietto dove al nome di mamma e papà ha aggiunto “che sono stati genitori amatissimi di 9 figli, nonni di 22 nipoti e bisnonni di 23 pronipoti”. Difatti la chiesa non tarda a riempirsi di boliviani con un nugolo di bimbi che fin dall’inizio animano la cerimonia a modo loro.

    Faccio un calcolo: se i figli -tutti viventi- sono 9 e se tutti sono sposati (e mi confermano che lo sono) vuol dire che generi e nuore sono altrettanti…e si è già a quota 20. Se a questi poi si aggiungono i 22 nipoti, siamo a 42. Chiedo: “Quanti nipoti sono sposati o conviventi?”. Risposta: “Quelli che hanno almeno un figlio sono una quindicina”. 

    Cioè si sommano 57 discendenti. Se infine aggiungiamo i 23 pronipoti significa che quei due genitori (morti tra il 2010 e il 2022) hanno dato origine in due generazioni a una famiglia di 80 membri…dei quali in sessanta erano presenti alla Messa di ricordo.

    Quando, terminata l’eucaristia tutti si sono avvicinati all’altare per la benedizione delle foto dei defunti e di ognuno dei presenti, ho tirato un sospiro di sollievo al pensiero che il mondo ha un futuro. Ma temo che non sarà italiano. 

     

    Intenzione di preghiera settimanale

    Per il popolo haitiano che da anni è vittima delle bande criminali che imperversano nel paese, perché il Signore della pace e della giustizia conceda a questo popolo così tribolato un po’ di serenità e di pace.

     

    Don’t forget! HAITI

    Superficie: 27 750 km²

    Abitanti: 10 847 334

    Densità: 382 abitanti/km²

    Pil pro capite: 759 $ (al 162º posto su 177 paesi del mondo)

    Lingua ufficiale: francese e creolo haitiano

    Capitale: Port au Prince

    Forma governo: Rep. semipresidenziale con governo provvisorio

    Il 98% degli abitanti è di origine africana. Il resto della popolazione è formato da mulatti e da sparuti gruppi di europei e levantini (vale a dire libanesi e siriani).

     

    Haiti, è uno Stato situato nell’isola di Hispaniola, nel Mar dei Caraibi, confina a est con la Repubblica Dominicana. Un tempo colonia francese, è stata la 2.a nazione a dichiarare l’indipendenza, dopo gli Stati Uniti d’America. L’indipendenza dalla Francia fu dichiarata il 1º gennaio 1804. Era il paradiso dei Caraibi, oggi Haiti sembra l’inferno sulla Terra.

    Il 90 per cento della capitale Port-au-Prince è in mano a quasi 200 gang che seminano il terrore. La crisi alimentare e sanitaria ha raggiunto i livelli delle aree più remote dell’Africa. Eppure siamo a un’ora di volo da Miami, come si è arrivati fino a questo? Per capirlo, bisogna riavvolgere la storia. Dall’assassinio del presidente Moïse nel 2021 indietro sino alla dominazione coloniale spagnola e francese.

    Ma anche la natura si è accanita contro questa metà dell’isola. Dal terremoto del 2010 (centinaia di migliaia di morti e distruzioni in tutta l’isola) al successivo colera e nonostante gli aiuti internazionali (molto consistenti) Haiti sembra non riuscire più a rialzarsi. Vedremo di capire il perché nei prossimi giorni.

     

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