XXIX settimana T. Ordinario
Avvenne il 24 ottobre…
1648 – Con la firma della pace di Vestfalia termina la guerra dei trent’anni.
1795 – La Polonia viene spartita fra Austria, Prussia e Russia.
1917 – Gli austro-tedeschi sfondano le linee italiane nell’alto Isonzo: inizia la battaglia di Caporetto.
1918 – Inizia la battaglia di Vittorio Veneto.
1929 – Il giovedì nero per le borse americane. Ha inizio la grande depressione.
1945 – Lo statuto delle Nazioni Unite viene ratificato dai paesi firmatari, dando così vita all’ONU.
aforisma la sapienza dei Chassidim
«La grande colpa dell’uomo non sta nelle sue cadute. La grande colpa dell’uomo sta nel fatto che può ricominciare in ogni momento e non lo fa.».
Preghiera Inno delle lodi
“L’aurora inonda il cielo di una festa di luce, e riveste la terra di meraviglia nuova. Fugge l’ansia dai cuori, s’accende la speranza emerge sopra il caos un’iride di pace. Così nel giorno ultimo l’umanità in attesa alzi il capo e contempli l’avvento del Signore.
Sia gloria al Padre altissimo e a Cristo l’unigenito, sia lode al Santo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Nato a Sallent, in Catalogna, Spagna, il 23-12-1807, è ordinato prete nel 1835. Quattro anni dopo si reca a Roma a Propaganda Fide per essere inviato come missionario in nel mondo. Non riuscendo a ottenere l’obiettivo, entra tra i Gesuiti, ma dopo pochi mesi deve tornare in patria perché malato. Per 7 anni predica missioni popolari in Catalogna e nelle isole Canarie e conquista immensa popolarità, anche come taumaturgo.
È tra i giovani che raggiunge in questa attività apostolica che nasce l’idea della congregazione religiosa che si diffonde in tutti i continenti: quella dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, detti appunto Clarettiani. Nel 1849 viene nominato Vescovo di Santiago di Cuba (all’epoca apparteneva alla corona spagnola), nel lavoro apostolico affronta i gravi problemi morali, religiosi e sociali dell’Isola: concubinato, povertà, schiavitù, ignoranza, a cui si aggiungono epidemie e terremoti.
Nel 1857 la regina di Spagna lo richiama a Madrid ed egli obbedisce. A Roma poi partecipa al Concilio Vaticano I in cui difende l’infallibilità del Pontefice; infine si rifugia nel monastero di Fontfroide, Narbona, dove muore nel 1870.
Parola di Dio del giorno Luca 12,39-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione.
D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
Riflessione di Andrea Riccardi
Paolo VI nella Popolorum progressio faceva un’affermazione importante, che rimane molto attuale: “Il mondo soffre per mancanza di pensiero”. Qualche anno fa papa Francesco affermò: “Il mondo soffoca per mancanza di dialogo”. C’è bisogno di cultura, dibattito, ricerca, dialogo…Proprio di fronte alle frontiere sconfinate del mondo globale, delle nuove scienze e tecnologie. Paolo VI, in quel testo lanciava un’idea, che non fu raccolta, ma interessante: “Noi convochiamo gli uomini di riflessione e di pensiero, cattolici, cristiani, quelli che onorano Dio, che sono assetati di assoluto, di giustizia e di verità: tutti gli uomini di buona volontà”. Un sogno lontano.
Oggi però di fronte a questo mondo dell’io, fragile e fluido, in cui oggi sono una cosa, domani un’altra, come di fronte agli sconfinati orizzonti del mondo, c’è necessità di “una fede pensata”, non un sistema chiuso, ma una bussola di speranza che non tema la mobilità del nostro tempo. È un’espressione densa del mio vecchio amico Pietro Rossano, vescovo, uomo di dialogo con le religioni e grande intellettuale, che proprio parlava di una “fede pensata”. C’è bisogno di pensare la fede e c’è bisogno di cultura storica. Perché se è vero che non è un dogma che la storia sia “magistra vitae”, è altrettanto vero che oggi spesso ci aggiriamo nella storia come gattini ciechi, senza sapere cosa sia successo prima, ma anche a quello che sta per succedere.
Pensiamo alla guerra e alla riabilitazione della cultura del conflitto. Sta morendo la generazione che ha vissuto la Seconda guerra mondiale, i testimoni della Shoah, ed eccoci davanti a un mondo che sta smarrendo la cultura della pace… Perché ogni operazione culturale nasce da una grande passione e diciamo anche dalla grande passione scatenata dalla fede. La cultura è capire, è provare a cambiare, è sapere da dove si viene. E allora il vero problema è risvegliare fede e passione, dalle quali nasce la ricerca».
Intenzione di preghiera settimanale
Per i ragazzi che nelle nostre parrocchie hanno iniziato il catechismo affinché genitori, catechisti e sacerdoti si impegnino a fare tutto con serietà e impegno a beneficio dei loro figli.
Don’t Forget! DIVINA COMMEDIA Dante Alighieri
Inferno – Canto 2°
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