Domenica 27 ottobre 2024

     

    XXX settimana T. Ordinario

     

    Aforisma da Giovanni 8,12

    Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto splendere la vita per mezzo del Vangelo.

     

    Preghiera colletta

    O Dio, luce ai ciechi e gioia ai tribolati, che nel tuo Figlio unigenito ci hai dato il sacerdote giusto e compassionevole verso coloro che gemono nell’oppressione e nel pianto, ascolta il grido della nostra preghiera: fa’ che tutti gli uomini riconoscano in lui la tenerezza del tuo amore di Padre e si mettano in cammino verso di te. Per il nostro Signore Gesù Cristo Tuo Figlio che è Dio ne vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della XXX domenica del tempo ordinario anno “B”

    Geremia 31,7-9; Salmo 125; Ebrei 5,1-6; Marco 10,46-52

    In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».

    Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!».

    Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

     

    Riflessione commento al Vangelo

    L’evangelista Marco che quest’anno ci è proposto nei Vangeli domenicali, ci presenta le azioni e le parole di Gesù durante il suo viaggio a Gerusalemme. Viaggio sicuramente topografico, ma anche e soprattutto simbolico. Questa strada che Gesù percorre con decisione – “Gesù li precedeva” – e dove i discepoli lo seguono con diffidenza o inquietudine – “essi erano spaventati, e coloro che seguivano erano anche timorosi” (Mc 10,32) – qui arriva al termine.

    Ecco il contesto della lettura sulla quale meditiamo oggi. Al termine del cammino, oggi incontriamo un cieco. Un cieco, che, in più, è un mendicante. In lui c’è oscurità, tenebre, e assenza. E attorno a lui c’è soltanto il rigetto: “Molti lo sgridavano per farlo tacere”. Gesù chiama il cieco, ascolta la sua preghiera, e la esaudisce. Anche oggi, qui, tra coloro che il Signore ha riunito, “ci sono il cieco e lo zoppo” (prima lettura) – quello che noi siamo -; ed è per questo che le azioni di Gesù, che ci vengono raccontate, devono renderci più pieni di speranza.

    È nel momento in cui termina il viaggio di Gesù a Gerusalemme (e dove termina il ciclo liturgico), che un mendicante cieco celebra Gesù e lo riconosce come “Figlio di Davide”, o Messia; e questo mendicante riacquista la vista e “segue Gesù per la strada”. È un simbolo, un invito. Chiediamo al Signore che ci accordi la luce della fede e ci dia vigore, affinché lo seguiamo come il cieco di Gerico, fino a che non avremo raggiunto la Gerusalemme definitiva.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per tutti i credenti, perché riscoprano il senso profondo della liberazione e della salvezza donata da Gesù e siano testimoni autentici della fede.

     

    Santo del Giorno

    S. BARTOLOMEO DI BREGANZE

    Nato nel 1200 apparteneva all’antica famiglia di Breganze e da Vicenza fu mandato a studiare a Padova. Entrò giovanissimo nell’Ordine dei Predicatori, quando S. Domenico era ancora in vita. Predicò nelle città di Emilia e Lombardia straziate dalle fazioni e rovinate dalle eresie.

    Papa Gregorio IX lo nominò maestro del S. Palazzo e Papa Innocenzo IV lo volle con sé al Concilio di Lione, nominandolo, nel 1253, vescovo di Limassol a Cipro. Papa Alessandro IV, nel 1255, lo trasferì alla diocesi di Vicenza e lo inviò come legato in Inghilterra. Di ritorno si recò a Parigi, dal Re, che gli regalò una spina della Corona del Salvatore.

    Tornato a Vicenza vi fece costruire una chiesa detta della S. Corona, dove fu venerata la sacra spina e un Convento Domenicano. Ha scritto 430 opere, tra sermoni e opere di mistica. Morì a Vicenza nel 1270, venendo sepolto nella chiesa di Santa Corona. Papa Pio VI l’11 settembre 1793 ne ha confermato il culto proclamandolo beato.

     

    Don’t Forget! Avvenne il 27 ottobre…

    1553 – Ginevra: Michele Serveto viene messo al rogo dai calvinisti.

    1682 – Viene fondata la città di Filadelfia negli Usa

    1904 – A New York viene inaugurata la prima linea della metropolitana.

    1962 – L’aereo con Enrico Mattei, presidente dell’ENI precipita attorno a Bascapè (PV). La dinamica dell’incidente non è ancora stata chiarita

    1962 – Termina la crisi dei missili di Cuba.

    1986 – I principali rappresentanti delle religioni del mondo si riuniscono ad Assisi, su invito di papa Giovanni Paolo II per un incontro di preghiera in nome di Francesco, profeta della pace.

    2002 – Il sindacalista Luiz Inácio Lula da Silva è eletto presidente del Brasile.

     

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