Mercoledì 30 ottobre 2024

     

    XXX settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 30 ottobre…

    1905 – Lo zar Nicola II concede alla Russia la sua prima costituzione.

    1941 – Le armate tedesche, nel settore sud del fronte orientale, danno il via all’assedio di Sebastopoli.

    1975 – Juan Carlos di Borbone assume la carica di Capo di Stato per l’aggravarsi delle condizioni di salute di Francisco Franco.

    1983 – In Argentina si tengono, dopo sette anni di dittatura militare, le prime elezioni libere.

    2003 – Il Concorde, aereo supersonico anglo-francese, viene messo fuori servizio.

     

    Aforisma la sapienza dei Chassidim

    Il successo non è uno dei nomi di Dio.

     

    Preghiera

    Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Lucantonio Falcone nacque ad Acri (Cosenza) il 19-10-1669. La sua famiglia, non contrastò il suo ingresso tra i Cappuccini a 19 anni; ma, pochi mesi dopo, il giovane lasciò il convento, in preda ai dubbi. Fu riammesso, ma uscì di nuovo: se la prima volta fu perché pensava di sposarsi, la seconda fu perché non si riteneva degno della vocazione.

    Infine rientrò per una terza e definitiva volta: con la professione religiosa, cambiò nome in fra Angelo e divenne sacerdote nel 1700. Secondo i suoi biografi, fu angelo di nome e di fatto: la sua predicazione, improntata al linguaggio semplice dei popolani del Regno di Napoli, era convincente al pari delle guarigioni miracolose attribuite alla sua intercessione.

    Oggetto di vessazioni diaboliche, reagiva con le armi della penitenza, ma anche di un formidabile umorismo. Morì ad Acri il 30 ottobre 1739 e fu beatificato il 18 dicembre 1825.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 13,22-30

    Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.

    Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.

    Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

     

    Riflessione 2 racconti

    Un re, convocò i sapienti e i sacerdoti del suo regno intimando loro di mostrargli Dio sotto pena di castighi se non ci fossero riusciti. Quei poveracci che erano più saggi del loro re non sapevano però come fare, finché si presentò un pastore che, avendo saputo della sfida, rivelò di essere in grado di risolvere il problema. Lo portarono dal re. Il pastore allora invitò il sovrano a uscire sul terrazzo della reggia e indicandogli il sole: “Guardalo!”, gli disse. Dopo un istante, il re chiuse gli occhi e irritato disse al pastore: “Vorresti per caso accecarmi?”. “Mio Signore”, disse il pastore, “il sole è solo una piccola cosa e non è neppure una scintilla dello splendore del Dio che lo ha creato. Come puoi pensare di posare gli occhi su di Lui in persona senza accecarti?”.

    Un giovane monaco si recò da un anziano eremita ritenuto da tutti santo e gli chiese: “Come posso trovare Dio?”. L’anziano gli rispose: “Devi desiderarlo”. “Ma io lo desidero con tutto il cuore –obiettò il giovane- Perché non lo trovo?”. Siccome faceva caldo, l’abba propose al monaco di andare al fiume a rinfrescarsi e mentre i due si bagnavano, l’anziano spinse sott’acqua la testa del giovane e la mantenne così per un bel po’ mentre l’altro si dibatteva disperatamente per liberarsi. Dopo aver mollato la presa e permesso al discepolo di respirare, gli chiese: “Perché ti agitavi in quel modo mentre ti tenevo sott’acqua?”. “Perché cercavo disperatamente l’aria” rispose il giovane. “Ebbene –gli disse l’abba- quando cercherai Dio così intensamente come cercavi l’aria, lo avrai trovato”.

     

    Intenzione di preghiera

    Perché il Signore Gesù sostenga i suoi ministri, affinché siano missionari del Vangelo in ogni parte del mondo e portatori di senso e speranza.

     

    Don’t Forget! Dante Alighieri – Divina Commedia

    Inferno – Canto 2°

    73-75 Quando sarò dinanzi al segnor mio,
    di te mi loderò sovente a lui”.
    Tacette allora, e poi comincia’ io:
    76-78 “O donna di virtù, sola per cui
    l’umana spezie eccede ogne contento
    di quel ciel c’ha minor li cerchi sui,
    79-81 tanto m’aggrada il tuo comandamento,
    che l’ubidir, se già fosse, m’è tardi;
    più non t’è uo’ ch’aprirmi il tuo talento.
    82-84 Ma dimmi la cagion che non ti guardi
    de lo scender qua giuso in questo centro
    de l’ampio loco ove tornar tu ardi”.
    85-87 “Da che tu vuo’ saver cotanto a dentro,
    dirotti brievemente”, mi rispuose,
    “perch’io non temo di venir qua entro.
    88-90 Temer si dee di sole quelle cose
    c’hanno potenza di fare altrui male;
    de l’altre no, ché non son paurose.
    91-93  I’ son fatta da Dio, sua mercé, tale,
    che la vostra miseria non mi tange,
    né fiamma d’esto incendio non m’assale.
    94-96 Donna è gentil nel ciel che si compiange di questo ‘mpedimento ov’io ti mando,sì che duro giudicio là sù frange.

    73-75 «Quando sarò davanti al mio Signore, spesso gli parlerò bene di te». Quindi tacque e poi cominciai io:

    76-78 «O donna virtù incarnata per la quale sola il genere umano supera tutto ciò (la terra) che è contenuto nel minore dei cieli,

    79-81 tanto mi è gradita la tua richiesta che l’ubbidirti, se anche lo stessi già facendo, mi sembrerebbe tardivo; non ti è necessario altro che manifestarmi il tuo desiderio.

    82-84 Ma dimmi la ragione per cui non temi di scendere quaggiù, in questo centro del vasto cielo dove tu desideri tornare».

    85-87 «Giacché tu vuoi sapere così approfonditamente, ti spiegherò in breve» mi rispose «perché non temo di venire qui dentro.

    88-90 Bisogna temere solo le cose che possono farci male: le altre no, perché non fanno paura.

    91-93 Io sono fatta da Dio, per sua grazia in modo tale che la vostra miseria non mi tocca e la fiamma di questo incendio non mi scalfisce.

    94-96 In cielo c’è una donna piena di grazia (la Madonna) che soffre per questa difficoltà a cui ti invio e lassù spezza il duro giudizio divino.

     

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