Lunedì 25 novembre 2024

     

    XXXIV settimana T. Ordinario

     

    Avvenne il 25 novembre…

    1177 – Baldovino IV di Gerusalemme e Rinaldo di Châtillon sconfiggono Saladino

    1491 – Inizia l’assedio di Granada, l’ultima roccaforte moresca della Spagna.

    1936 – La Germania nazista e il Giappone firmano il patto anticomintern.

    1975 – Il Suriname ottiene l’indipendenza dai Paesi Bassi.

    1992 – L’assemblea federale della Cecoslovacchia vota per dividere la nazione in Repubblica Ceca e Slovacchia a partire dal 1º gennaio 1993.

    2020 – Muore la leggenda del calcio Diego Armando Maradona

     

    Aforisma di Gilbert K. Chesterton

    ““Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite.”

     

    Preghiera

    Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto ricapitolare tutte le cose in Cristo tuo Figlio, Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, libera dalla schiavitù del peccato, ti serva e ti lodi senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    I testi della letteratura popolare parlano di Caterina come una bella diciottenne cristiana, figlia di nobili, abitante ad Alessandria d’Egitto. Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato governatore di Egitto e Siria. Per l’occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane.

    Un atto obbligatorio per tutti. Caterina però invita Massimino a riconoscere Gesù Cristo come redentore e rifiuta il sacrificio. Non riuscendo a convincere la giovane a venerare gli dèi, Massimino propone a Caterina il matrimonio. Al rifiuto della giovane il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo. Sarà un miracolo a salvare la ragazza che verrà però decapitata.

    Secondo la leggenda gli angeli porteranno il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l’altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. Questo sarebbe avvenuto nel novembre 305.

     

    Parola di Dio del giorno Luca 21,1-4

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio. Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

     

    Riflessione frammenti di vita

    Avendogli parlato più volte e non avendo costatato progressi, ricorro a un espediente che potrebbe funzionare. Lo faccio sedere su una sedia con una gamba non sicura: lui come al solito si agita, la gamba cede e quasi finisce per terra. Cambiata la sedia chiedo: “Perché hai rischiato di farti male?”. “Perché la sedia era zoppa” risponde. “Cioè per stare seduto sicuro occorrono 4 punti di appoggio”. “È vero” risponde. “Così accade anche nella vita.

    Proviamo a vedere quali sono”. Dopo un estenuante tiramolla lui concorda che i 4 appoggi sono: “Anzitutto me stesso. Poi gli altri. Quindi i soldi e ciò che occorre per vivere. E infine (più che altro per mia insistenza) Dio”. “Ora dimmi quanti di questi punti di appoggio ci sono nella tua vita”. La conta è presto fatta: “Dio è quasi inesistente”. “Sei onesto. Te ne rimangono tre”. Quanto a sé stesso come persona affidabile non nutre dubbi e non ammette discussioni: glielo lascio credere e siamo uno a uno. “Sugli altri cosa dici?”.

    E lui: “Non faccio del male a nessuno”. “Sarà –obietto- ma neanche del bene, perché l’hai detto tu che vivi soprattutto per te stesso”. È costretto ad ammettere che vuol bene solo a chi gli vuol bene…forse. Rimangono i soldi, i beni: “Sono la cosa più importante della mia vita”. Tiriamo le somme: “Tu sei una sedia con due gambe. Le altre due non ci sono. Chi vuoi che si appoggi a uno come te?”. Non replica, ma spero che almeno abbia imparato la lezione.    

      

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Per i cristiani che vivono in terre dilaniate dalla guerra e sono vittime di violenza e di odio: la fede in Gesù Re dell’universo li sostenga nella lotta per la libertà e la dignità umana e cristiana.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    MERY STEVENSON CASSAT: BAMBINA SULLA POLTRONA BLU

    1885 – olio su tela – 74 x61 cm – Metropolitan Museum of Art New York

    La pittrice statunitense MARY STEVENSON CASSATT (1845-1926) visse molto tempo in Francia dove diventò amica e allieva di Degas, esponendo poi le sue opere con quelle degli impressionisti. Cassatt realizzò vari dipinti che ritraevano la vita sociale e privata delle donne della sua epoca, ponendo particolare attenzione all’intimo legame che si realizza tra le madri e i loro bambini.

    Il quadro che oggi presentiamo raffigura una bambina sdraiata su una poltrona blu, dello stesso colore di altre tre sparse nella stanza. Un cagnolino dorme sulla sedia accanto a quella della ragazzina, ristabilendo l’equilibrio della composizione. La bimba e il cane sono gli unici personaggi della scena, ma la maniera con cui Cassatt usa il colore e la luce crea un’atmosfera distesa e tranquilla che contribuisce a concentrare l’attenzione dello spettatore sulla postura e sull’espressione della bimba.

    Ci troviamo davanti a un’opera d’arte accattivante che mette in mostra lo stile unico di Cassatt e la sua esplorazione della femminilità moderna. Comprendendo le dimensioni, i media, la data, la posizione e la struttura pittorica del dipinto, possiamo apprezzare la profondità e la complessità di questo capolavoro.

     

     

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