I settimana di Avvento
Avvenne il 5 dicembre…
1492 – Cristoforo Colombo è il primo europeo a mettere piede sull’isola di Hispaniola.
1746 – Col lancio di una pietra da parte di Balilla, ha inizio la rivolta popolare a Genova contro gli occupanti asburgici.
1931 – Lazar’ M. Kaganovič ordina la distruzione della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca
1941 – I sovietici contrattaccano la Wehrmacht che arretra e rinuncia a occupare Mosca.
1978 – L’Unione Sovietica firma un trattato d’amicizia con il governo comunista dell’Afghanistan.
1994 – Memorandum di Budapest: l’Ucraina rinuncia alle armi nucleari in suo possesso, aderendo al Trattato di non proliferazione nucleare. In cambio, Russia, USA, Regno Unito, Cina e Francia si impegnano a preservare la sicurezza, indipendenza ed integrità territoriale dell’Ucraina.
aforisma di S. Agostino
“La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose; il coraggio per cambiarle.”
Preghiera
Risveglia la tua potenza, o Signore, e con forza vieni in nostro soccorso, perché la tua grazia vinca le resistenze dei nostri peccati e affretti il momento della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Niels Stensen (Nicola Stenone) nato da ricca famiglia luterana, studiò medicina alle università di Copenaghen, Rostock, Amsterdam, scoprì il condotto che va dalla parotide alla bocca, ed è chiamato dotto di Stenone.
Per i suoi studi di geologia e cristallografia, diventò luminare acclamato da re e accademie d’Europa. Ma l’ansia di conoscenza si estese anche alla fede, quando a Firenze, in terra cattolica, seguì i riti, studiò i princìpi dialogando con dotti e religiosi e accolse i sacramenti della Chiesa.
Dopo il battesimo, fu ordinato prete nel 1675 a Firenze e due anni dopo eletto vescovo: il papa lo mandò nella nord Germania fra i luterani: si recò a piedi da Roma ad Hannover e la sua azione in terra di Riforma è considerata un preannuncio ecumenico, con la chiarezza sui princìpi e l’apertura limpida alle persone.
Il vescovo-scienziato fece molte visite pastorali e accettò di farsi missionario a Schwerin. Si spense il 5-12- 1686 e i luterani ospitarono il suo corpo nella loro chiesa. Di qui arriverà a Firenze a S. Lorenzo, dove si trova. Giovanni Paolo II lo ha beatificato nel 1988.
Parola di Dio del giorno Matteo 7,21.24-27
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Riflessione
Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all’ora, qualunque cosa faccia, chiunque sia. Un giorno fui invitato dalla moglie, Ombretta Colli, a incontrare Giorgio Gaber, ma il tempo passò e la morte, nel 2003, mi impedì di parlare con questo cantautore milanese così originale.
Ma ho trovato una frase che non so se faccia parte di un recital di Gaber o di un’intervista. Mi sembra, comunque, adatta a questi ultimi giorni dell’anno, mentre stiamo già tendendo verso il nuovo, verso il futuro. In quelle parole c’è una verità indiscussa ma anche un dato imperfetto.
La verità è che il fluire del tempo, edax rerum, «divoratore di ogni cosa», come diceva il poeta latino Ovidio, avanza inesorabile su tutto e su tutti. La sua scansione di secondi, minuti, ore, giorni, mesi, anni macina le realtà belle e quelle brutte, spande lacrime e le asciuga, ospita crimini e illumina gesti nobili e gloriosi.
C’è, però, una riserva da fare. Se è vero che il tempo oggettivo non guarda in faccia a nessuno e tutto consuma come «un vorace cormorano», per usare una definizione di Shakespeare, è altrettanto vero che il tempo soggettivo è diverso per ciascuno di noi, anzi per ogni stato della nostra esistenza.
Sessanta minuti di noia non sono uguali a un’ora trascorsa tra due innamorati. Il tempo può essere «ammazzato» perché non si ha voglia di fare nulla o perché si è disperati e in questi casi pare infinito; ma può essere anche colmato di opere, creazioni, pensieri, ricerca.
Il filosofo americano William James osservava che «l’uso migliore della vita è di spenderla per qualcosa di più duraturo della vita stessa». Solo così il tempo acquista una durata, un sapore e un colore diverso per ciascuno.
Intenzione di preghiera per la settimana
Preghiamo per i governanti del mondo, perché abbandonino la corsa alle armi ed usino delle risorse naturali per il progresso civile e morale dei popoli.
Don’t Forget! STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI
Abbiamo già citato i due francescani polacchi e don Sandro Dordi, ma anche i tre operatori del “Mato Grosso” brutalmente uccisi da Sendero Luminoso che non ha però potuto impedire la loro proclamazione a martiri della chiesa e della carità.
Accanto ad essi che la chiesa ha già proclamato o proclamerà beati, non possiamo dimenticare (vedi foto sopra) MARIA ELENA MOYANO (Santiago de Surco, 29-11-1958 – Villa El Salvador, 15-2-1992) che fu un’attivista, femminista e organizzatrice sociale peruviana, popolarmente conosciuta come Madre Coraggio.
Fu assassinata a 33 anni di età da Sendero Luminoso il 15-2-1992. La Moyano attivò mense popolari, associazioni per le madri e iniziative nutrizionali e fu la co-fondatrice della Federazione Popolare di Donne di Villa Salvador che nel 1992 comprendeva 112 mense popolari che fornivano 30mila pasti giornalieri e 507 Comitati del Bicchiere di Latte, che servivano circa 60mila persone.
Maria Elena durante una serata di raccolta fondi, venne uccisa da due sicari; il suo corpo viene fatto esplodere con la dinamite, perché non potessero neppure esserle celebrati i funerali. Sendero rivendicò subito l’attentato, ma l’assassinio gli si ritorse contro: al funerale parteciparono 300.000 persone e, come avvenne per i missionari cattolici, iniziò l’abbandono da parte degli stessi sostenitori dei terroristi.
Dal 1980 al 2000 il conflitto interno peruviano ha fatto quasi 70mila vittime tra morti e desaparecidos, soprattutto tra poveri e indigeni delle zone rurali presi tra i due fuochi di Sendero Luminoso e delle forze statali. Sendero Luminoso e il Movimiento Rivoluzionario Túpac Amaru (Mrta), furono infatti molto violenti contro la popolazione civile, specie i contadini più poveri.
I senderistas ammazzavano villaggi interi, compresi i bambini. Disprezzavano le comunità più fedeli alle proprie tradizioni come se fossero state composte da primitivi. E questo rende ancor più odiosa e intollerabile la violenza provocata da questi criminali e indispensabile il ricordo rispettoso delle migliaia di vittime di un’ideologia folle e criminale.
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