Domenica 15 dicembre 2024

     

    III settimana di Avvento

     

    aforisma di S. Paolo lettera ai Filippesi

    “Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!”.

     

    Preghiera Colletta

    Dio, fonte della vita e della gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché corriamo sulla via dei tuoi comandamenti, e portiamo a tutti gli uomini il lieto annunzio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della terza domenica di Avvento

    Sofonìa 3,14-18a; Isaia 12,2-6; Filippesi 4,4-7; Luca 3,10-18

    In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?».

    Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

    Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali.

    Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

    Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

     

    Riflessione commento al Vangelo

    L’annuncio profetico di Giovanni Battista trova un’eco in quelli che lo ascoltano. Vanno da lui per domandargli: “Cosa dobbiamo fare?”. Giovanni si rifà alla tradizione dei profeti e risponde che la condizione necessaria è il compimento del comandamento dell’amore del proprio prossimo, espressione reale dell’amore di Dio.

    Giovanni non esige la durezza della vita che egli conduce, non disapprova neanche le attività proprie ai laici che vanno verso di lui. Tuttavia, egli sa indicare a ognuno quello che deve convertire in se stesso, e come realizzare i propri doveri verso il prossimo, e nello stesso tempo indicare loro chiaramente dove risiedono l’ingiustizia e l’errore che devono essere superati.

    Quando gli si domanda se egli è il Messia, Giovanni Battista risponde di no, e non accetta alcun legame alla sua persona, nessuna adesione personale qualunque essa sia. Con umiltà proclama che il Messia si trova sulla terra, che lui solo possiede il battesimo vero. Questo non si farà con l’acqua, ma con lo Spirito Santo e il fuoco, per tutti coloro che vorranno vivere la conversione completa.

    Solo il Messia potrà riunire il frumento e bruciare la paglia in un rogo, dettare il giudizio della misericordia. Giovanni non è neanche degno di slegare i suoi sandali; a lui, Giovanni, è stato solo chiesto di preparare il cammino del Signore.

     

    Intenzione di preghiera per la settimana

    Preghiamo perché chi è oppresso dal dolore e tentato dalla disperazione sia toccato dall’annuncio di salvezza, e trovi in noi la sollecitudine capace di restituire speranza.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    Nata a Genova, il 2-4-1587, da Giorgio Centurione, doge della Repubblica e Lelia Spinola, di antica nobiltà cittadina, fu battezzata due giorni dopo e venne educata ad una vita solida fondata su una fede fervente.

    Dedita alle pratiche di pietà, scoprì ben presto la vocazione allo stato religioso e confidò alla madre di voler entrare in un monastero, ma non poté realizzare il suo proposito, perché il padre, senza interpellarla, l’aveva promessa sposa a Gaspare Bracelli, imasta vedova a soli 20 anni spese la vita a favore dei bisognosi. Il suo motto fu: «Servire Dio nei suoi poveri».

    Il suo apostolato fu rivolto in modo particolare agli anziani, donne in difficoltà e malati. L’istituzione con la quale passò alla Storia fu L’Opera di Nostra Signora del rifugio. Gratificata dal Signore con estasi, visioni, locuzioni interiori moriva il 15 dicembre 1651, all’età di 64 anni. San Giovanni Paolo II l’ha proclamata beata a Genova il 22 settembre 1985 e poi santa a Roma nel 2003.

     

    Avvenne il 15 dicembre…

    1896 – Scipione Riva-Rocci presenta alla stampa scientifica lo sfigmomanometro di sua ideazione.

    1902 – In Gran Bretagna viene fondata la BBC.

    1917 – Il governo bolscevico firma un armistizio con gli Imperi centrali.

    1941 – Le truppe tedesche uccidono oltre 15000 ebrei presso Drobytsky Yar in Ucraina.

    2000 – Viene definitivamente chiusa la centrale nucleare di Černobyl’.

    2001 – La torre pendente di Pisa riapre al pubblico dopo undici anni di lavori.

     

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