Don Martino, i record e quel curioso applauso

     

    La notte di Natale 2024 in coincidenza con la nascita nel mondo di Gesù, si è verificata la nascita al cielo del decano del Patronato, don Martino Campagnoni. Affettuosamente potremmo definire don Martino il prete dei record non solo di durata, ma anche di fedeltà a Dio, al ministero, al prossimo.

    Era il più anziano dei preti bergamaschi e di tutti quelli passati attraverso il P.S.V. nella quasi secolare storia dell’istituzione. Nato nel 1927, l’anno in cui don Bepo iniziò la sua opera, don Martino è colui che ha vissuto più a lungo nella stessa: rimasto orfano, a 12 anni è stato accolto da don Bepo nel Patronato e negli 86 anni seguenti vi ha vissuto, prima a Bergamo, poi a Clusone, cioè quasi il doppio dei 48 anni del fondatore.

    Ordinato nel 1951, ha esercitato il ministero per 73 anni: dieci a Bergamo e, dal 1961 fino alla morte, a Clusone come direttore. Nei confronti della città «Baradella» che l’ha accolto con affetto, ha stabilito un altro record di durata visto che le è rimasto fedele per ben 63 anni e ha voluto essere sepolto nel locale cimitero.

    È anche il solo prete del Patronato con due lauree: una alla Gregoriana di Roma in Teologia e una alla Cattolica di Milano in Lettere e ha scritto una ventina di libri.

    Ma il suo record più curioso rimane la predica durata quasi 1 ora e ½ ai ragazzi del Patronato che lo hanno applaudito come neppure alla prima della Scala… ma per farlo smettere.

     

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