Venerdì 27 giugno 2025

     

    12.a settimana tempo ordinario

    Festività del S. Cuore di Gesù

     

    Aforisma Sul S. Cuore

    “Di generazione in generazione durano i pensieri del suo Cuore, per salvare dalla morte i suoi figli e nutrirli in tempo di fame”.

    Nella città di Paray-le-Monial, in un monastero della Visitazione, nel 1670, in un giorno dell’ottava del Corpus Domini, a Margherita Maria Alacoque, in preghiera innanzi al SS. Sacramento apparve Gesù, e le permise di vedere il suo SS. Cuore investito da fiamme, circondato da una corona di spine, squarciato da una ferita, e con una croce piantata sopra.

    «Vedi questo Cuore che si strugge d’amore per gli uomini, ma riceve solo ingratitudine e oltraggi. Questo Cuore è sempre disposto a versare grazie e benedizioni su tutti… Pensa tu a riparare questo disordine e fa che il venerdì dopo il Corpus Domini, sia consacrato all’onore del mio Divin Cuore.

    Io spargerò abbondanti benedizioni su quanti mi presteranno questo culto; e a te affido l’incarico di far conoscere ed eseguire il mio volere». Margherita, si accinse all’adempimento della volontà di Gesù e da allora si celebra la festa del S. Cuore.

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, pastore buono, che manifesti la tua onnipotenza nel perdono e nella compassione, raduna i tuoi figli dispersi e ristorali al torrente della grazia che sgorga dal Cuore del tuo Figlio, perché sia festa grande nell’assemblea dei santi.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di dio della Solennità del Sacro Cuore di Gesù

    Ezechiele 34, 11-16; Salmo 22; Romani 5, 5-11; Luca 15,3-7

    In quel tempo, Gesù disse ai farisei e agli scribi questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?

    Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.  

    Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione».

     

    Riflessione del giorno

    L’arte paleocristiana rappresenta Gesù come un giovane pastore che porta dolcemente sulle spalle una pecorella. Tale iconografia si ispira alla parabola della misericordia che abbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi. La preoccupazione del Signore per la pecorella smarrita è ricordata nella liturgia del Sacro Cuore di Gesù.

    Il buon pastore ha tutto il cuore rivolto alle sue pecore, non a se stesso. Provvede ai loro bisogni, guarisce le loro ferite, le protegge dagli animali selvaggi. Conosce ogni pecora per nome e, quando le porta al pascolo, le chiama una per una. Si preoccupa in modo particolare della pecora che si è smarrita, non risparmiandosi pena alcuna pur di avere la gioia di ritrovarla.

    Una pecorella smarrita è assolutamente indifesa, può cadere in un fossato o rimanere prigioniera fra i rovi. Proprio allora, però, nel pericolo, essa scopre quanto sia prezioso il suo pastore: dopo il ritrovamento, egli la riporta all’ovile sulle sue spalle con gioia. Se un lupo si avvicina, il buon pastore non fugge, ma, per la sua pecorella, rischierà anche la vita. In questi frangenti si rivela il cuore del buon pastore.

    “Da questo abbiamo conosciuto l’amore: Egli ha dato la sua vita per noi” (Giovanni 3,16).

     

    Intenzione di preghiera

    Perché la Chiesa metta in atto la docilità e umiltà necessaria per imparare a lasciarsi guidare dallo Spirito del Signore, permettendo così a Gesù di operare in essa per la gloria di Dio Padre. 

     

    Avvenne il 27 giugno…

    1512 – Col Giuramento di Teglio la Valtellina viene annessa ai Grigioni; vi rimarrà fino al 1797

    1917 – La Grecia scende al fianco dell’Intesa nella prima guerra mondiale.

    1950 – Gli Stati Uniti decidono l’invio di truppe per combattere nella guerra di Corea.

    1980 – Strage di Ustica: un DC-9 della Itavia, in volo da Bologna a Palermo, alle 20:59 esplode nei cieli a nord di Ustica. Si contano 81 vittime, di cui 13 bambini.

    1991 – La Slovenia, che due giorni prima aveva dichiarato l’indipendenza, viene invasa da truppe, carri armati e aerei della Jugoslavia.

     

    Santo del giorno

    Cirillo (370-444), che succedette allo zio Teofilo, vescovo di Alessandria d’Egitto tra il 385 e il 412, fu protagonista assoluto nella Chiesa della prima metà del V secolo. Fronteggiò gli avversari della Cristianesimo con la stessa determinazione con cui combatté le derive teologiche dentro la Chiesa stessa.

    Scrittore prolifico e polemico, non si sottrasse nelle dispute contro i pagani e contro i giudei e divenne punto di riferimento nelle dispute teologiche che precedettero e seguirono il III Concilio Ecumenico, celebrato ad Efeso nel 431. In quegli anni particolarmente difficili per la Chiesa, Cirillo, nonostante alcune situazioni ancora oscure sotto un profilo storico, governò la Chiesa di Alessandria d’Egitto difendendo strenuamente l’ortodossia.

    Ottiene che Nestorio sia ripetutamente condannato, ma riesce giungere, nel 433, a una formula teologica di riconciliazione con gli antiocheni. Muore il 27 giugno 444.

     

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