Giovedì 31 luglio 2025

     

    17.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 31 luglio…

    1498 – Cristoforo Colombo, nel terzo viaggio nell’emisfero occidentale, scopre l’isola di Trinidad.

    1941 – Hermann Göring dà l’ordine di preparare una “soluzione finale della questione ebraica”.

    1954 – La vetta del K2, nel Karakorum, conquistata da A. Desio, A. Compagnoni e L. Lacedelli.

    1976 – La NASA pubblica la famosa foto del “volto su Marte”, scattata dalla Viking 1.iti

    1991 – Firmato il primo trattato START fra USA e URSS per limitare le armi nucleari

     

    Aforisma di S. Ignazio di Loyola

    “Voglio veder ridere. Un cristiano non ha alcun motivo per essere triste e ne ha tanti per essere contento.”

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, che hai chiamato sant’Ignazio di Loyola fondatore della Compagnia di Gesù a operare nella Chiesa per la maggior gloria del tuo nome, concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio, di combattere in terra la buona battaglia della fede per ricevere con lui in cielo la corona dei santi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santo del giorno

    Il grande protagonista della Riforma cattolica nel XVI secolo, nacque ad Azpeitia, un paese basco, nel 1491. Era avviato alla vita di cavaliere, ma si convertì durante una convalescenza, quando ebbe l’occasione di leggere alcuni libri cristiani.

    All’abbazia benedettina di Monserrat fece una confessione generale, si spogliò degli abiti cavallereschi e fece voto di castità perpetua. Nella cittadina di Manresa per più di un anno condusse vita di preghiera e di penitenza; fu qui che vivendo presso il fiume Cardoner decise di fondare una Compagnia di consacrati, la Compagna di Gesù.

    Da solo in una grotta prese a scrivere una serie di meditazioni e norme, che rielaborate in seguito formarono i celebri Esercizi Spirituali. L’attività dei Preti pellegrini, quelli che in seguito saranno i Gesuiti, si sviluppa un po’in tutto il mondo. Il 27-9-1540 papa Paolo III approvò la Compagnia di Gesù. Il 31-7-1556 Ignazio di Loyola morì. Fu proclamato santo il 12-3-1622 da papa Gregorio XV.

     

    Parola di dio Matteo 13,47-53

    In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo.

    Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?».

    Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.

     

    Riflessione frammenti di vita di don Davide Rota

    L’incaricata della cucina arriva al lavoro alle 6,00 del mattino, ma stavolta è in ritardo: “Ho passato la notte con nausea e vomito” si giustifica. Si fa iniettare una fiala di plasil e 20 minuti dopo si mette all’opera fino all’una del pomeriggio per preparare i 300 pasti quotidiani. Stessa mattina ore 7,00: un ospite telefona: “Non sto bene, continuo a vomitare”.

    Chiedo a E. che inietti pure a lui il farmaco e lo rassicuro: “Un quarto d’ora e passa tutto”. Ma non succede niente: lui si agita, smania, si dimena, si lamenta e continua a telefonare e a bere, per vomitare due minuti dopo e la cosa va avanti per ore. L’invito alla calma lo esaspera, finché due amici gli portano un intruglio africano: lo beve e piomba in un sonno profondo.

    Si sveglia alle 4 del pomeriggio, fa la doccia, mangia qualcosa e come se niente fosse dichiara: “Tutto passato: sto bene”. Obietto: “Perché eri così agitato? Era solo un’indigestione!”. Lui “Temevo di morire, invece ho avuto un very beautiful day”. Sorpreso gli chiedo perché: “Perché non sono morto e tutti si sono preoccupati per me”.

    Anche la signora della cucina aveva detto: “È stata una giornata dura, ma sono contenta” e aveva aggiunto “perché tutti hanno mangiato”. E pure noi eravamo contenti, perché tutto è bene quel che finisce bene. Ma uno come S. Agostino a questo punto ci avrebbe ricordato che esistono due amori contrapposti: l’amor Dei che ti fa dimenticare di te stesso e l’amor sui di chi pensa soprattutto a sé stesso.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché accettiamo che la nostra forza non consiste nell’essere perfetti, nel sentirci immuni da colpa, ma nel mettere tutto della nostra vita, anche ciò che ci umilia e ci vergogna, nelle mani e nel cuore di Dio, fidandoci della sua e non della nostra bontà.

     

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