Lunedì 18 agosto 2025

     

    20.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 18 luglio…

    293 a.C. – Viene costruito il più antico tempio romano dedicato a Venere

    1227 – muore Gengis Khan

    1860 – Potenza insorge contro i Borbone e proclama, prima nel Mezzogiorno, l’Unità d’Italia

    1868 – L’astronomo francese Pierre Jules César Janssen scopre l’elio

    1920 – USA il 19° emendamento della Costituzione americana concede alle donne nere diritto di voto

     

    Aforisma di Fëdor Dostoevskij

    Colui che mente a sé stesso e dà ascolto alla sua menzogna arriva al punto di non saper distinguere la verità né dentro sé stesso, né intorno a sé e, quindi, perde il rispetto per se stesso e per gli altri.

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi nei nostri cuori la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Santi del giorno

    SANTI MARTIRI DI UTICA (MASSA CANDIDA) sarebbero stati 300 martirizzati all’epoca degli imperatori romani Valeriano e Gallieno. Furono sottoposti a svariate torture, tra le quali l’ordine da parte del governatore di scaldare un forno di cemento e preparare incenso e carbone, ordinando poi loro: “Scegliete una di queste due cose: o offrite incenso a Giove su questi carboni o sarete gettati nella fornace”.

    Repentinamente tutti si gettarono nella fornace, e si consumarono producendo un fumo bianco. “Per tale motivo questo gruppo di santi prese il nome di Massa Candida”.

    A Utica in Africa, nell’odierna Tunisia, santi martiri della Massa Candida, che, più numerosi dei pesci tratti nella rete dagli Apostoli, fedeli al loro vescovo Quadrato, andarono gloriosamente incontro alla morte, professando tutti insieme Cristo Figlio di Dio.

     

    Parola di dio Matteo12,38-42

    In quel tempo, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo.

    Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso».

    Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.

     

    Riflessione di don Arturo Bellini su don Bepo

    «Dobbiamo vivere in unione con Dio e sentire che ci ha fatto partecipi della sua natura. La mia natura è legata al limite delle cose, del tempo della storia…Dio ci ha elevati a vedere le cose con la sua intelligenza. Perciò, essere convinti di servirlo, felici di amarlo e di essere amati».  Don Giuseppe Vavassori (Diario 1964-1969 –  9 aprile 1967).

    La nostra natura è legata al limite delle cose, del tempo e della storia.  Don Bepo dice una cosa ovvia. Ma oggi in periodo di profondo disorientamento spirituale, dilaga un’umanità assetata di effimero, di immagini, di apparenza, di emozioni anche violente, ma senza spessore e profondità.

    La nostra società è ormai incapace di affrontare il tema della morte, e prima ancora quello della vecchiaia: c’è disagio persino nel parlarne e si cerca di esorcizzarle, di allontanarne il pensiero, di trasformarle da componenti naturali dell’esistenza, quali sono, a fasi estranee alla vita. Si preferisce coltivare l’illusione dell’eterna giovinezza e spesso i figli hanno genitori immaturi, eterni Peter Pan, appunto…Nel calendario dedicato a 12 parole educative, don Davide Rota analizza – tra le parole da mettere in evidenza – quella del senso del limite.

    «Molti – scrive don Davide- lamentano che i ragazzi non hanno più il senso del limite: credono di poter fare tutto ciò che vogliono, vivere come se gli altri non ci fossero, ignorare regole e leggi, comportarsi come se tutto fosse dovuto, pretendere ogni cosa senza merito ecc. Gli adulti poi sembrano incapaci di fissare limiti e di farsi ascoltare».  

    Per questo don Rota mette in evidenza alcuni punti fermi: «che non può andare oltre i limiti chi non è disposto a riconoscerli; Dio + l’altro + il mondo sono l’opportunità e il limite che ci fa capire chi siamo e cosa dobbiamo fare; legge e coscienza non sono limitazioni, ma opportunità per realizzare sé stessi e vivere una vita buona; libertà non è far quel che si vuole, ma vincere il male che imprigiona (mi limita!) e scegliere il bene che moltiplica le opportunità e dilata la libertà».

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché i tentativi di pace in atto producano qualche risultato dopo tanta violenza subita soprattutto dagli innocenti.

     

    Don’t forget! 1000 quadri più belli del mondo

    PICASSO: RAGAZZO CON PIPA 1905

    olio su tela, 100 × 81 cm. collezione privata, Parigi

    Nel 2004 questo quadro fu venduto dalla casa d’aste Sotheby’s di New York a un anonimo compratore diventando in quel momento il più costoso quadro del mondo. Pablo Picasso      (1881-1973) dipinse quest’opera a 24 anni ed essa è una delle più poetiche del suo “periodo rosa”, la fase artistica successiva ai toni freddi e cupi del periodo blu.

    Dal 1904 Picasso viveva in povertà a Montmartre, ma nel 1905 abbandonò le sue figure scarne e stilizzate in favore di un classicismo più armonioso, ispirato dagli acrobati e dai pagliacci che si esibivano nella zona. Nei mesi seguenti Picasso alleggerì e vivacizzò la tavolozza e i soggetti, lasciandosi affascinare dai personaggi collocati ai margini della società.

    ùQuesta è una delle immagini più celebrate dell’adolescenza. Il modello era probabilmente il “petit Louis” un ragazzino assiduo frequentatore dello studio dell’artista. La pipa in mano, la corona di rose e i fiori sullo sfondo rendono il “petit Louis” una figura misteriosa.

    Il quadro ha una sua forza espressiva ed apre nuovi percorsi e orizzonti alla pittura dell’epoca…ma la quotazione di 104 milioni è oltre ogni logica e dimostra quanto sia sconcertante e inquinato il mercato dell’arte di oggi. 

     

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