Lunedì 24 novembre 2025

     

    33.a settimana tempo ordinario

     

    Avvenne il 24 novembre…

    1826 – Nasce a Firenze Carlo Lorenzini alias Carlo Collodi, autore de Le avventure di Pinocchio.

    1859 – Charles Darwin pubblica On the origin of species (l’origine delle specie)

    1944 – 2.a guerra mondiale: un bombardamento contro Tokio è effettuata da 88 aerei statunitensi

    1969 – L’Apollo 12 ammara nel Pacifico, ponendo fine alla seconda missione dell’uomo sulla Luna

    1974 – Scoperto l’Australopithecus afarensis detto “Lucy” dal paleontologo Don Johanson

    1991 – Muoiono Freddie Mercury ed Eric Carr, secondo batterista dei Kiss.

     

    Aforisma di Madre Teresa di Calcutta

    «Ci sono persone così povere, ma così povere, che l’unica cosa che hanno sono i soldi”.

     

    Santo del giorno

    SS. Martiri Vietnamiti (Andrea Dung Lac e 116 compagni)

    Il cattolicesimo giunse in Vietnam sul finire del secolo XVI, ma fu continuamente osteggiato dai regnanti locali: tra i secoli XVII e XIX, si susseguirono più di 50 editti contro i cristiani, che provocarono l’uccisione di circa 130 mila fedeli. 117 di essi, beatificati negli anni 1900, 1906, 1909 e 1951, sono stati unificati in un solo gruppo e canonizzati da san Giovanni Paolo II, che li ha anche dichiarati Patroni del Vietnam con la Lettera apostolica «Si quidem cunctis» del 141990.

    Il gruppo comprende: 8 vescovi, 50 sacerdoti, 59 laici (tra cui medici, militari, molti padri di famiglia e una madre di famiglia). A rappresentarli tutti, il Martirologio Romano nomina Andrea Dung-Lac, catechista e poi sacerdote, che esercitò il ministero spostandosi di continuo e subendo frequenti arresti e fu condannato alla decapitazione il 21-12-1839 ed ha in Vietnam una particolare devozione. La data della memoria liturgica unitaria è il 24 novembre.

     

    Preghiera Colletta

    O Dio, origine e fonte di ogni paternità, che nel martirio hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio fino all’effusione del sangue S. Andrea Dung-Lac e compagni, per la loro intercessione concedi a noi di diffondere il tuo amore tra i fratelli per chiamarci ed essere tuoi figli. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di dio Luca 21,1-4

    In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.

    Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere».

     

    Riflessione da “Piccole storie di vita” di don Davide Rota

    A volte la mancanza di prospettive può indurre qualcuno a cercare soluzioni azzardate, ma quella a cui stava pensando un africano nostro ospite andava “al di là del bene e del male”. Diceva infatti: “Sono qui da anni e non ho ancora il permesso di soggiorno (in realtà ce l’aveva, ma lo ha perso per un reato che l’ha portato in carcere) e così penso di accettare la proposta dell’ambasciata russa nel mio paese che cerca combattenti per il fronte ucraino e paga 20.000 dollari solo per iniziare…”.

    Forse è una fake news e se non lo fosse, non si capisce come si possa accettare una proposta del genere, anche se la somma è allettante per un africano. Cerco di farlo ragionare: “Sei fuggito dal tuo paese perché i governanti volevano farti la pelle e ora vuoi metterti al servizio di uno che vuol fare la pelle ad altri come te? E se qualcuno facesse così con te per qualche soldo in più?”. Tergiversa sostenendo che lui lo fa per soldi, non per uccidere.

    Ma aggiunge che sono in tanti in Africa (e non solo) a voler andare in Russia per soldi…Mi rifiuto di crederlo, ma poi penso che a Sarajevo c’era gente che pagava per sparare ai civili; che nel Darfur (Sudan) i Janjawid hanno sterminato intere popolazioni; che a Gaza non hanno avuto pietà neppure dei bambini e che i tiranni trovano sempre in un modo o nell’altro volenterosi carnefici disposti a dar loro una mano. Il nostro non andrà in Russia, ma quanti altri poveracci finiranno nel tritacarne della guerra in atto, una guerra che neppure li riguarda? 

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo perché riconosciamo che quanto c’è di buono e giusto nel mondo è segno della presenza e dell’azione salvifica di Dio nella nostra storia.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    AUGUST STRINDBERG: PAESAGGIO MARINO CON SCOGLIERA

    1894 – Pittura a olio su cartone 39,9 x 30,0 cm. – MUSÉE D’ORSAY, PARIS

    August Strindberg (1849-1912) è stato uno dei più grandi letterati scandinavi, ma con questa principale attività è ricordato anche come pittore, fotografo, chimico e alchimista. Chi ha avuto modo di vedere alcune sue opere dal vivo è stato immediatamente colpito dal suo operare fuori dagli schemi tipici del suo tempo. Da questo punto di vista è stato accostato a Turner.

    Nel 1894 Strindberg vive a Parigi e per far conoscere la sua attività di pittore prepara alcune opere, tra cui quella che oggi presentiamo, destinate ad una mostra che non si realizzerà mai. Il titolo che il pittore dà al quadro ci permette di decifrare l’opera: si tratta di un paesaggio marino con una costiera. Il pittore era guidato da una teoria unitaria del cosmo: osservando il dipinto infatti si resta come travolti dall’idea di una forza soprannaturale che pervade tutti gli elementi naturali. In effetti sopra le onde che si infrangono sugli scogli, ancora decifrabili, ci pare di assistere ad un’esplosione cosmica che tutto avvolge.

    Strindberg tende ad un superamento della distinzione tra i singoli elementi, terra, aria, acqua, per riportarli a un’unica forza dinamica universale. È stato detto spesso che queste immagini drammatiche riflettono i dubbi e le emozioni che attanagliavano Strindberg il quale soffrì per qualche tempo di manie di persecuzione e di senso di isolamento. Il quadro infatti produce nello spettatore un senso di soffocamento con i toni scuri stesi con un colore pastoso per trasmettere l’idea della materia grezza…È un fatto che pochi anni dopo, senza dare spiegazioni, Strindberg smetterà di dipingere sette anni prima di morire. 

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