Ci capita a volte di incontrare persone che ciò che sono diventate, l’hanno voluto loro. Ne incontriamo altre invece che sono diventate quel che ha voluto Dio, perché hanno scelto lui. Queste vivono come se si fossero dimenticate di sé e mettono la vita al servizio di quelli che Dio ha loro affidato.
Nella vita infatti o si sceglie o si è scelti e chi è stato scelto lo si riconosce al volo perché sa ubbidire e di conseguenza non perde nessuno di coloro che gli sono stati affidati.
Questo vale per tutti, ma nel caso dei preti vale di più, come dimostra la vita di don Pierluigi Manenti di cui il 1° dicembre a Grassobbio sono stati celebrati i funerali.
Originario di Oltre il Colle, è stato ordinato prete nel 1975 e ha vissuto quasi tutta la vita come missionario in Bolivia (1981-1998) prima e a Cuba (1998-2024) poi, morendo il 29-11-2025.
Lui sapeva di essere stato scelto e di conseguenza ha risposto obbedendo a Dio e alla Chiesa fino all’ultimo: «Signore Dio, nella semplicità del mio cuore, lietamente Ti ho dato tutto!».
E di quest’obbedienza semplice e totale, la prova più autentica è stata la fedeltà: la sua fedeltà al Signore che l’ha chiamato, ma anche alla gente di Grassobbio, ai campesinos di Tacopaya, al pueblo di Cuba, a don Mario Maffi (40 anni insieme!) e al paese d’origine dove il suo corpo riposa.
Chi ha conosciuto don Manenti ha scoperto che di uno così ci si poteva fidare e la chiesa gremita di preti e di fedeli nel giorno del congedo ne è stata la prova. Per questo ringraziamo Dio che ce l’ha donato e lui che con la sua vita ci ha donato Dio.








Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.