4.a Settimana tempo di Avvento
Avvenne il 22 dicembre…
1248 – Reconquista: Siviglia è liberata dalla dominazione dei musulmani Almohadi dopo 15 mesi d’assedio da parte di Ferdinando III di Castiglia
1894 – In Francia scoppia l’affare Dreyfus.
1947 – L’Assemblea Costituente approva la Costituzione della Repubblica Italiana.
1971 – Un gruppo di medici e giornalisti fonda a Parigi Medici senza frontiere
1989 – La Porta di Brandeburgo, a Berlino, riapre dopo quasi trent’anni.
1990 – Lech Wałęsa giura come presidente della Polonia.
Antifona della novena di Natale
“O Re delle Genti, da loro bramato, e pietra angolare, che riunisci tutti in uno: vieni, e salva l’uomo, che hai plasmato dal fango”.
Preghiera Colletta
O Dio, Padre buono, tu hai rilevato la gratuità e la potenza del tuo amore, scegliendo il grembo purissimo della Vergine Maria per rivestire di carne mortale il Verbo della vita: concedi anche a noi di accoglierlo e generarlo nello spirito con l’ascolto della tua parola, nell’obbedienza della fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Santo del Giorno

S. FRANCESCA CABRINI
Una fragile quanto straordinaria maestra di S. Angelo Lodigiano. In questo ritratto si colloca la figura di Francesca Saverio Cabrini. Nata nella cittadina lombarda nel 1850 e morta negli USA in terra di missione, a Chicago. Orfana di padre e di madre, Francesca avrebbe voluto chiudersi in convento, ma non fu accettata a causa della sua malferma salute. Prese allora l’incarico di accudire a un orfanotrofio, affidatole dal parroco di Codogno.
La giovane, da poco diplomata maestra, fece molto di più: invogliò alcune compagne a unirsi a lei, costituendo il primo nucleo delle Suore missionarie del S. Cuore, poste sotto la protezione di S. Francesco Saverio, di cui ella stessa, pronunciando i voti religiosi, assunse il nome. Portò il suo carisma missionario negli Stati Uniti, tra gli italiani che vi avevano cercato fortuna. Per questo divenne la patrona dei migranti. Nel giorno della morte il suo corpo venne traslato a New York alla «Mother Cabrini High School», vicino ai suoi «figli».
Parola di dio Luca 1,46-55
In quel tempo, Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Riflessione frammenti di vita
Che le festività di fine anno siano quelle in cui le famiglie si ritrovano, è una realtà così normale che ha dato origine al proverbio: “Natale coi tuoi, le altre feste con chi vuoi”. Ovviamente parliamo delle famiglie italiane, ma quest’anno come mai era successo in precedenza, il fenomeno riguarda anche molti stranieri ospiti del Patronato.
In questi giorni infatti tanti, approfittando delle vacanze natalizie, hanno deciso di tornare per qualche giorno o settimana al loro paese: per sposarsi o per vedere i figli ormai cresciuti, per controllare se il denaro sia stato speso bene, per riabbracciare genitori, fratelli e sorelle o per piangere sulla tomba del familiare defunto. Questo ritorno è molto più che un ritrovarsi: è il segno che il giovane partito anni prima con tanti sogni e poche certezze, qualche straccio e pochi soldi, che è passato attraverso il deserto, le galere libiche e le traversate coi barconi, ora torna a casa in aereo e i bagagli al seguito, ma soprattutto con la certezza che la sua famiglia può contare su di lui che le sfide le ha affrontate e le ha vinte.
Non partono senza salutare e fare una foto insieme, che servirà a farci conoscere ai familiari. Noi li abbiamo accolti, ospitati e aiutati a ottenere il permesso di soggiorno, ma tanti bergamaschi hanno dato loro insieme al contratto di lavoro, anche la possibilità di poter ripagare la famiglia di origine e di formarne una nuova, ma soprattutto la consapevolezza di sé come persone autonome, mature e responsabili cioè realizzate e contente.
Intenzione di preghiera
Preghiamo perché viviamo il tempo di Avvento in spirito di preghiera e intensificando la carità verso il prossimo e la pratica della vita buona.
Don’t Forget! Antifone di Natale
O REX GENTIUM, ET DESIDERATUS EARUM, LAPISQUE ANGULARIS, QUI FACIS UTRAQUE UNUM: VENI, ET SALVA HOMINEM, QUEM DE LIMO FORMASTI.
O Re delle Genti, da loro bramato, e pietra angolare, che riunisci tutti in uno: vieni, e salva l’uomo, che hai plasmato dal fango.

L’antifona della novena di Avvento di oggi ci invita ad invocare il Messia come il “re delle genti” e come la “pietra angolare” della Chiesa. Così possiamo guardare la storia del mondo e la vita della Chiesa con la speranza che si sprigiona dal ricordo che Cristo è Signore della storia e fondamento incrollabile della Chiesa. Oggi, tra le altre cose, ascolteremo sicuramente notizie non belle e incoraggianti provenienti da varie parti del mondo: tutti i mezzi di comunicazione non mancheranno di tenerci informati al riguardo. Tutto questo lo dobbiamo ascoltare e leggere ricordando che Cristo è il “Re delle genti” e la “pietra angolare” della Chiesa, perciò nulla dobbiamo temere.
Vieni, Gesù! Maranathà!








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