venerdì 22 maggio ’15

    VII.a Settimana Tempo Pasquale

     

    VEGLIA PENTECOSTE15A4

     

    S. RITA DA CASCIA

    La tradizione racconta che fu data in sposa a un uomo brutale e violento che, convertito da lei, venne in seguito ucciso per una vendetta. I due figli giurarono di vendicarlo e Rita, non riuscendo a dissuaderli, pregò Dio farli piuttosto morire. Quando ciò si verificò, Rita si ritirò nel locale monastero delle Agostiniane di Santa Maria Maddalena. Qui condusse una santa vita con una particolare spiritualità in cui veniva privilegiata la Passione di Cristo. La sua esistenza di moglie di madre cristiana, segnata dal dolore e dalle miserie umane, è ancora oggi un esempio

    Parola di Dio del giorno (Giovanni 21,15-19)

    Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».  Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».  Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle…” 
    E detto questo aggiunse: «Seguimi». 

    Riflessione per Il Giorno

    Nel febbraio 1969 Don Berta scrive a Don Bepo per informarlo della possibilità di acquistare un terreno di 52 ettari a Cochabamba per costruire la futura Ciudad de los Niños. Il 12 aprile Don Bepo parte per Cochabamba: è lo stesso don Berta a raccontarne l’arrivo: “Dopo aver camminato per qualche minuto in silenzio, improvvisamente si inginocchio, bacio’ la terra con le lacrime agli occhi e, mentre recitava la preghiera del Padre nostro, lo sentì mormorare: mi sembra gia’ di vedere i ragazzi e di ascoltare le loro voci di allegria.” Aquistato il terreno, don Berta inizia i lavoti nel 1970. Il 19-12-1971 vengono accolti i primi 50 ragazzi. Poco a poco la Ciudad cresce grazie alla fede e all’ entusiasmo di Don Antonio, alla generosità di molti volontari e laici, e al sostegno finanziario di molti amici…Sono passati più di 40 anni e l’opera di don Berta continua a dare frutti, nella persona del suo successore don Gianluca Mascheroni. A lui e ai grandi e piccoli della Ciudad la promessa della nostra preghiera, del nostro sostegno e del nostro appoggio.

    Preghiera del giorno (Canto Simbolum ‘80)

    Quando le parole non bastano all’amore, quando il mio fratello domanda più del pane, quando l’illusione promette un mondo nuovo anch’io rimango incerto nel mezzo del cammino.  E tu Figlio tanto amato  verità dell’uomo, mio Signore,  come una promessa di un perdono eterno,  libertà infinita sei per me. Io so quanto amore chiede questa lunga attesa  del tuo giorno o Dio;  luce in ogni cosa io non vedo ancora,  ma la tua parola mi rischiarerà.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per la Ciudad del Niño di Cochabamba e per l’attuale direttore don Gianluca e tutti i suoi collaboratori, ma soprattutto per i piccoli ospiti

    Don’t forget! …Ricorda!

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    22/05/2007: muore don Antonio Berta, fondatore della Ciudad del Niño in Bolivia. «La speranza è l’unica arma con la quale si può andare avanti» diceva. E lui, con quella barba infinita che lo vestiva da capo a piedi di una calda paternità, missionario dal ’66, a Cochabamba con la speranza ha costruito un mondo per i ragazzi boliviani. Per i più poveri, i più soli. E lo ha fatto crescere con generosità e straordinaria energia, fino all’ultimo…

     

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