XVII Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la giornata Pregando (Preghiera dei salmi 118,129-136)
Meravigliosa è la tua alleanza, per questo le sono fedele. La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici. Apro anelante la bocca, perché desidero i tuoi comandamenti. Volgiti a me e abbi misericordia, tu che sei giusto per chi ama il tuo nome. Rendi saldi i miei passi secondo la tua parola e su di me non prevalga il male. Salvami dall’oppressione dell’uomo e obbedirò ai tuoi precetti. Fa’ risplendere il volto sul tuo servo e insegnami i tuoi comandamenti. Fiumi di lacrime mi scendono dagli occhi, perché non osservano la tua legge.…
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno
“In quel tempo Gesù disse questa parabola ”Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami” Mt 13,31-36
Riflessione Per Il Giorno (Rebora commentato da Mons Ravasi)
Speravo in me stesso: ma il nulla mi afferra. / Speravo nel tempo: ma passa, trapassa;/ in cosa creata: non basta, e ci lascia. / Speravo nel ben che verrà, sulla terra:/ ma tutto finisce, travolto in ambascia.
Sono i versi iniziali di una poesia di Rebora, “La speranza”: parole aspre, amare che non vogliono rovinare la festa dei lettori già in vacanza, ma temi necessari proprio nei giorni quieti, quando i ritmi quotidiani meno assillano. Allora dovremmo guardare dentro noi stessi e sollecitare le domande che di solito lasciamo spegnersi. Il tempo ci sfugge di mano; ci troviamo insoddisfatti e persino estranei alla nostra anima; le persone ci deludono e le cose non ci bastano mai. Accanto a noi vediamo gente scomparire; gli eventi si accavallano e spesso lasciano dietro di sé solo lacrime e insuccessi. Il fare senza posa può essere narcosi, droga o sonno dello spirito. Ma non basta. Ecco perché bisogna pensarci, non per disperarsi, ma per riprendersi la speranza e la vita.
Oggi si ricorda S. Pantaleone nato nella seconda metà del III sec. a Nicomedia, odierna Turchia. Diventerà medico e sarà perseguitato dall’imperatore di Costantinopoli Galerio per la sua adesione alla fede cristiana. Fu condannato a morte nel 305. È il patrono di medici.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché sappiamo discernere le realtà davvero importanti della vita.
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