XVII Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata pregando – Preghiera di S. Ignazio
Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, esaudiscimi. Dentro le tue piaghe nascondimi. Non permettere che io mi separi da te. Dal nemico maligno difendimi. Nell’ora della mia morte chiamami. Fa’ ch’io venga a lodarti con i tuoi santi nei secoli dei secoli. Amen.
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno – Matteo 13,54-58
In quel tempo, Gesù venuto nella sua patria insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?». E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità.
Riflessione Per Il Giorno – scritti di S. Ignazio di Loyola
I motivi principali per cui ci troviamo desolati sono tre: il primo, perché siamo tiepidi, pigri o negligenti nelle pratiche spirituali, e così la consolazione spirituale si allontana per colpa nostra. Il secondo, perché il Signore vuole provare quanto valiamo e quanto andiamo avanti nel suo servizio e nella sua lode, anche senza un’abbondante elargizione di consolazioni e di grandi grazie. Il terzo, perché sappiamo con certezza e ci convinciamo, così da sentirlo internamente, che non dipende da noi acquistare o conservare una grande devozione, un intenso amore, le lacrime o alcun’altra consolazione spirituale, ma che tutto è dono e grazia di Dio nostro Signore; ossia perché non facciamo il nido in casa d’altri, elevando la mente a superbia o vanagloria con l’attribuire a noi stessi la devozione o altre forme della consolazione spirituale…
S. IGNAZIO DI LOYOLA
Protagonista della Riforma cattolica nel XVI sec, nacque ad Azpeitia, paese delle province basche spagnole, nel 1491. Avviato alla vita del cavaliere, si convertì in una convalescenza, dopo la lettura di libri cristiani. A Monserrat fece la confessione generale, si spogliò degli abiti cavallereschi e fece voto di castità. A Manresa per più di un anno condusse vita di preghiera e penitenza e fondò una Compagnia di consacrati. Da solo in una grotta prese a scrivere i celebri Esercizi Spirituali. L’attività di quelli che in seguito saranno i Gesuiti, si sviluppa in tutto il mondo. Nel 1540 papa Paolo III approvò la Compagnia di Gesù. Il 31-07-1556 Ignazio muore.
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutte le persone che ci sono care, vive e defunte
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