XX Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando
O Dio della vita, che in questo giorno santo ci fai tuoi amici e commensali, guarda la tua Chiesa che canta nel tempo la beata speranza della risurrezione finale, e donaci la certezza di partecipare al festoso banchetto del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
Ascoltiamo la Parola di Dio (Gv 6,51-58)
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Riflessione del Giorno (commento al Vangelo)
Vivere il più a lungo possibile è la segreta aspirazione di tutti. Oggi la vita media si è allungata e uno stuolo di medici continua a compiere studi ed esperimenti per farla durare più a lungo. Non è ancora stata trovata la ricetta dell’immortalità o dell’eterna giovinezza, ma si acquistano sempre più prodotti che, almeno, facciano apparire più giovani. Non è questa la vita “eterna” che promette Gesù offrendoci il dono dell’Eucaristia. La sua è una vita nuova, diversa, fatta di relazioni intime e profonde, indistruttibili, fra tutti gli uomini, con la natura e con Dio. Per cogliere questa novità di vita occorre alzare gli occhi al cielo, ma con i piedi ben piantati sulla terra. Questo alzare gli occhi al cielo è l’incontro liberante tra noi che avvertiamo in modo confuso ma prepotente il desiderio di un più di coscienza e di quel Dio che viene e si unisce a noi per liberarci da ogni schiavitù.
San Rocco
In pellegrinaggio a Roma dopo aver donato i suoi beni ai poveri, si dedicò all’assistenza dei malati di peste e fece guarigioni miracolose. Arrestato perché sospettato di spionaggio, sarebbe morto in prigione. Invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, il suo culto si diffuse un po’ ovunque, legato in particolare al suo ruolo di protettore contro la peste
Intenzione del giorno
Preghiamo per tutti i figli e i discepoli di don Bosco e per chi si ispira alla sua opera.
Don’t forget!
16-08-1815/ 16-08-2015: 200 anni dalla nascita di S. GIOVANNI BOSCO
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