XXIV Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando (Vexilla regis)
«I vessilli del Re avanzano; risplende il mistero della Croce, al cui patibolo il creatore della carne con la propria carne fu appeso. Confitti con i chiodi le membra, tendendo le mani, e i piedi, per la [nostra] redenzione qui è stata immolata la vittima. Oltre a ciò, trafitto da crudele punta di lancia, per lavarci dalla colpa, effuse acqua e sangue. Salve, o Croce, unica speranza! Ai fedeli accresci la grazia e ai peccatori cancella le colpe. Te, Trinità, fonte di salvezza, esalti ogni essere vivente: coloro che salvi attraverso il mistero della croce, proteggi per l’eternità. Amen»
ESALTAZIONE DELLA CROCE
è festa delle Chiese Cattolica, Ortodossa e altre confessioni cristiane. In essa si commemora la croce di Gesù. La festa ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della croce di Cristo da parte di S. Elena, madre dell’imperatore Costantino, avvenuto, secondo la tradizione, il 14-09-320: in quel giorno la reliquia fu alzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, invitato all’adorazione. Nella celebrazione eucaristica il colore è il rosso, il colore della passione di Gesù che richiama appunto la Croce.
Ascoltiamo la Parola di Dio Gv. 3,13-17
Gesù disse: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui”.
Riflessione Del Giorno (S. Cirillo di Gerusalemme: la croce)
Ogni azione di Cristo è fonte di gloria per la Chiesa; ma la Croce è la gloria delle glorie. Come dice Paolo: Lungi da me il gloriarmi se non nella croce di Cristo (cfr. Gal 6,14). Perché se è vero che la “croce” è scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani, per noi è fonte di salvezza. Perciò la croce non sia per te fonte di gioia solo in tempo di tranquillità, ma lo sia anche in tempo di persecuzione. È stato crocifisso per te Gesù, che nulla aveva fatto di male: e tu non ti lasceresti crocifiggere per lui che fu inchiodato alla croce per te? Non sei tu a fare un dono, ma a riceverlo prima ancora di essere in grado di farlo, e in seguito, quando vieni a ciò abilitato, tu rendi semplicemente il contraccambio della gratitudine, sciogliendo il tuo debito a colui che per tuo amore fu crocifisso sul Golgota.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché la croce di Gesù sia per ogni cristiano il segno più caro e onorato.
DON’T FORGET! …RICORDA!
La crocifissione per i romani, era uno dei modi più crudeli di eseguire la pena di morte e la tortura. La croce era così atroce e umiliante da non poter essere comminata a un cittadino romano: era applicata a schiavi, sovversivi e stranieri e veniva preceduta dalla flagellazione, che rendeva il rito ancora più straziante per il condannato. Cicerone definì la crocifissione “il supplizio più crudele e tetro”. Il supplizio della crocifissione è però molto più antico dei romani e non sempre è legato alla struttura a croce: a volte il condannato era legato a un palo, a volte a una struttura a V rovesciata. Lo scopo era sempre lo stesso: provocare la morte, dopo lenta agonia, che interveniva per soffocamento determinato dalla compressione del costato (a tale scopo spesso le gambe del condannato venivano spezzate con una mazza o un martello) o a causa di collasso cardiocircolatorio.