XXIV Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la giornata Pregando
O Dio onnipotente e misericordioso, ristoro nella fatica, sostegno nel dolore, conforto nel pianto, ascolta la preghiera, che coscienti delle nostre colpe, rivolgiamo a te: salvaci dalle angustie presenti e donaci un sicuro rifugio nella tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
S. Cipriano
nacque a Cartagine verso il 210. Dopo tre anni dalla sua conversione al Cristianesimo, fu eletto vescovo della sua città. Ritiratosi in clandestinità durante la persecuzione di Valeriano, venuto a conoscenza di essere stato condannato a morte, tornò a Cartagine per dare testimonianza di fronte ai propri fedeli e venne decapitato nel 258
Ascoltiamo la Parola di Dio
“A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto! È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli” (Lc 7,31-35)
Riflessione del Giorno (Frammenti di vita al Patronato)
A smentire i tanti luoghi comuni e i radicati pregiudizi sugli stranieri, occorre ammettere che il controllo sociale a cui sono sottoposti è più forte all’estero che nei paesi d’origine, così che risulta molto difficile per loro sottrarvisi. Stupisce perciò la risposta che un giovane magrebino, islamico convinto, ha dato a un gruppo di connazionali (adulti e perciò -ai suoi occhi- autorevoli), che lo rimproveravano per le sue frequentazioni “dei cristiani”. Sia il ragazzo che i suoi accusatori sono ospiti del Patronato, ma il primo –poco più che ventenne- ha accettato di aderire al progetto per giovani come lui, dai quali in cambio di accoglienza e sostegno, si esige l’impegno a comportarsi bene, astenendosi da comportamenti illegali nei confronti del Paese che li ospita e irrispettosi nei confronti dell’Istituzione che li accoglie e delle persone con cui ha a che fare ogni giorno. Ebbene, all’accusa dei connazionali di dare retta più ai cristiani che non a loro, il giovane rispondeva con sorprendente libertà: “Io do retta solo a chi mi vuol bene”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per gli insegnanti e i maestri, perché siano sempre alunni della verità che insegnano
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