lunedì 19 ottobre ’15

    XXIX Settimana tempo Ordinario

     

    Iniziamo la giornata Pregando (canto gen)

    Se il sole non illuminasse più questo pianeta, se il silenzio della notte ammutolisse il mio canto, se il cuore della terra non riscaldasse più, non dispererei, perché troppo grande in me è la tua presenza, perché so, Dio, che tu sei amore. A te che ascolti, vorrei dire: Dio è amore; A te che piangi, vorrei dire: Dio è amore; A te che lotti, vorrei dire: Dio è amore. Non ci sarà mai amore più grande di chi dà la vita per gli amici suoi; e noi che abbiamo creduto e conosciuto, l’amore che Dio ha per tutti noi.”.

    PAOLO DELLA CROCE

    Nato a Ovada nel 1694 si fa eremita e a 26 anni il vescovo gli consente di vivere in solitudine. Si fa chiamare «Fra Paolo della Croce» e fonda l’ordine dei «Chierici scalzi della S. Croce e della Passione di N. S. Gesù Cristo» (Passionisti). Nel 1727 è ordinato prete, poi si ritira sul monte Argentario. Muore nel 1775.

    Ascoltiamo la Parola di Dio Matteo 22,15-21

    In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza la sua vita non dipende dai suoi beni». Disse poi una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio». (Luca 12,13-21)

    Riflessione Per Il Giorno (Alberoni: l’invidia)

    Chi sale in alto, è oggetto d’ invidia: proprio perché è ammirato da tanti, suscita invidie feroci. A loro dico di non farsi delle illusioni: verranno ostacolati. Aggiungo per tutti: «Ogni volta che fate bene qualcosa e venite elogiati o premiati, vi farete nuovi nemici. Osservando gli occhi di chi vi circonda, ne troverete sempre di freddi o sfuggenti: sono gli occhi dell’invidia, occhi delle persone che dovrete temere». Ma, per fortuna, nel mondo non c’è solo l’invidia. C’ è anche il suo opposto, l’ammirazione. Nell’ammirazione ci identifichiamo con l’altro, ci fondiamo con lui, e più lui cresce più ne siamo arricchiti. Ci sentiamo entrambi pervasi da una energia che ci unisce e ci trasporta verso l’alto, la gioia, la perfezione. Questa energia i greci la chiamavano eros, amore, movimento che va dall’inferiore, l’amante, verso il superiore, l’amato. Come il vuoto si muove verso il pieno, l’ignoranza verso il sapere, l’umano verso il divino.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i missionari, religiosi, sacerdoti e laici del mondo.

    Don’t forget!

    19 ottobre 2003: beatificazione in piazza S. Pietro a Roma di M. TERESA DI CALCUTTA

    19 ottobre 2014: beatificazione in piazza S. Pietro a Roma di PAPA PAOLO VI

     

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