Domenica 11 dicembre 2022

     

    3a Settimana di Avvento

    Domenica “Gaudete”

     

    Aforisma del giorno Giacomo 5

    Fratelli, guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

     

    Preghiera del giorno colletta

    Sostieni, o Padre, con la forza del tuo amore il nostro cammino incontro a colui che viene e fa’ che, perseverando nella pazienza, maturiamo in noi il frutto della fede e accogliamo con rendimento di grazie il vangelo della gioia.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Parola di Dio del giorno

    Isaia35,1-6a. 8a.10; Salmo 145; Giacomo 5,7-10; Matteo 11,2-11

    «SEI TU COLUI CHE DEVE VENIRE O DOBBIAMO ASPETTARE UN ALTRO?».

    In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo.

    E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta.

    Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

     

    Riflessione del giorno

    Non è certo per realizzare un’indagine sociologica o per approfondire un’idea teologica che Giovanni Battista fa chiedere a Gesù se sia lui quello che deve venire o si debba aspettarne un altro: il dubbio del Battista mette in evidenza il dramma di un Dio che non sembra in grado di proteggere i suoi servi più fedeli e giusti e sembra abbandonarli in mano alla peggior gentaglia.

    Gesù stesso si rende conto della delusione che provoca, tanto da concludere la presentazione di se stesso e delle sue opere con le parole “beato colui che non si scandalizza di me”. La tentazione dello scandalo è forte in un mondo di canne vuote che si piegano davanti al padrone di turno, mentre all’unico che non piega la testa, gli viene tagliata; quando, fra i vacui frequentatori dei palazzi del potere, l’unico uomo vero viene chiuso in prigione. Certo i dubbi del Battista sono anche i nostri e faranno sempre parte del cammino della fede: Dio ci risponde con la sua parola e la sua promessa.

    È troppo poco? Se non ci fidiamo è perché conosciamo fin troppo bene il valore del nostro parlare e promettere; ma la Parola di Dio ha creato il mondo e si è incarnata per salvarlo; la sua promessa non si fermerà fino a che sia compiuta; l’una e l’altra sono una persona, Gesù. Cosa possiamo desiderare di più a garanzia della nostra fede?

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo perché non troviamo nell’umiltà e nel nascondimento di Dio un motivo di scandalo, ma la conferma della sua verità e della sua vicinanza a noi e al mondo.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno 

    S. Damaso Papa

    La chiesa cristiana del IV secolo era impegnata in un enorme sforzo di definizione della propria identità, sia per quanto riguarda il contenuto autentico del Credo che nella determinazione del suo ruolo pubblico sociale.

    Dopo la pace costantiniana del 313, infatti, la fede non era più una realtà da nascondere e il culto poteva avvenire alla luce del sole. In questo contesto si inserisce l’opera di papa Damaso I, eletto nel 366 dopo un duro scontro tra fazioni opposte.

    Il nuovo Pontefice era di origini spagnole, ma nato a Roma, e si dedicò a consolidare il primato della sede petrina, oltre che a ridurre la portata delle eresie. La sua opera più preziosa fu la conservazione delle catacombe e la promozione della memoria dei martiri romani.

     

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