VI settimana tempo ordinario
La Parola di Dio del giorno
Un lebbroso supplicava Gesù in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)
La lebbra era considerata dagli Ebrei la malattia che rendeva impuro l’uomo, perché lo distruggeva nella sua integrità e vitalità fisica, era il segno del peccato e della sua gravità. Per questo, la lebbra non è mai considerata solo da un punto di vista medico, ma riveste un carattere religioso. Solo così si spiegano le misure severe riportate nella prima lettura: non si tratta solo di misure profilattiche, ma miravano a preservare «la santità del popolo di Dio». La lebbra, segno del peccato, poneva l’uomo al di fuori della comunità del popolo di Dio, ne faceva uno «scomunicato». Per questo le guarigioni dalla lebbra nei vangeli sono simbolo della liberazione dal peccato, segno e prova del potere di Gesù. La guarigione da lui operata è però di più della semplice liberazione dalla malattia e della riammissione nella comunità. Egli si rende partecipe della situazione del lebbroso; toccandolo, in qualche modo contrae la sua stessa impurità…in altre parole Gesù è colui che «si è caricato delle nostre sofferenze», ha contratto i nostri mali, guarendoci nella radice del nostro essere. Si ha qui la realizzazione della profezia del Servo di Iahvè che si presenta come un lebbroso che si è addossato i peccati e il loro castigo (cf Is 53,3-12).
Preghiera del giorno (inno Conditor alme siderum)
Risanaci, o Padre, dal peccato che ci divide, e dalle discriminazioni che ci avviliscono; aiutaci a scorgere anche nel volto del lebbroso l’immagine del Cristo sanguinante sulla croce, per collaborare all’opera della redenzione e narrare ai fratelli la tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…Amen”
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i cristiani pratichino la solidarietà con il prossimo bisognoso come Dio pratica la solidarietà con loro
E…don’t forget
FAUSTINO e GIOVITA PATRONI di BRESCIA . Questi due giovani cavalieri, convertiti alla fede cristiana, sono tra i primi evangelizzatori del Bresciano, morti martiri tra il 120 e il 134 al tempo dell’imperatore Adriano.
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