XXVIII settimana del tempo ordinario
nell’immagine un frame dal film Il pranzo di Babette diretto da Gabriel Axel, tratto dall’omonimo racconto di Karen Blixen
Aforisma del Giorno – Thomas Merton
Questo libro del Vangelo è pieno di inviti a bere e godere nel banchetto dell’amore.
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Colletta)
O Padre, che inviti il mondo intero alle nozze del tuo Figlio, donaci la sapienza del tuo Spirito, perché possiamo testimoniare qual è la speranza della nostra chiamata, e nessun uomo abbia mai a rifiutare il banchetto della vita eterna o a entrarvi senza l’abito nuziale. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
La Parola di Dio del giorno (Mt 22,1-14)
Gesù, riprese a parlare con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Riflessione Per Il Giorno (Commento al Vangelo)
Il vivere nella fede da figlio di Dio, l’amicizia con Gesù, il Regno, sono un regalo, un dono del tutto gratuito, a nessun titolo dovuto, per nessuna ragione meritato, in nessun modo prevedibile esigibile o programmabile, e perciò sorprendente, così sorprendente che non ci pare vero: “Di fatto accettiamo che un uomo ci inviti alle nozze del figlio senz’altra ragione che la sua amicizia verso di noi, mentre rifiutiamo di credere che Dio possa invitarci allo stesso modo”. Siamo disposti a pagare, ma non a ricevere. La carenza di gratuità che caratterizza il nostro vivere civile contagia a tutto spiano perfino i rapporti religiosi. Essendo tutto (o quasi) venale, ciò che viene fatto gratis suscita scandalo. “Siamo disposti a inghiottire anche le medicine più amare. Ma la prospettiva di un pranzo di nozze ci resta sullo stomaco”. I contratti ci sono familiari e li stipuliamo volentieri, gli inviti ci riescono estranei e quindi li decliniamo con estrema disinvoltura. Anzi, li riteniamo insopportabili, superiori alla nostra capacità di accettazione, al punto da far tacere per sempre chi osa invitarci o da ignorarlo bellamente.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché sappiamo accettare il dono della fede con gratitudine e viverlo con gioia
Don’t forget!
Teresa di Gesù (d’Avila) Vergine e Dottore della Chiesa Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent’anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare alla «conversione», a 39 anni. Nel Carmelo attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla contemplazione l’intensa attività di riforma dell’Ordine carmelitano. Dopo il monastero di Avila, si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell’intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582
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