7a Settimana di Pasqua
Proverbio del giorno
Nessuno, come gli italiani, sa organizzare così bene le tempeste dentro ai bicchieri d’acqua.
Iniziamo la giornata pregando (Preghiera Colletta)
Esulti di santa gioia la tua Chiesa, o Padre, per il mistero che celebra in questa liturgia di lode, poiché nel tuo Figlio asceso al cielo la nostra umanità è innalzata accanto a te, e noi, membra del suo corpo, viviamo nella speranza di raggiungere Cristo, nostro capo, nella gloria. Egli è Dio…
Riflessione Per Il Giorno (commento al Vangelo)
L’Ascensione è la navigazione del cuore, che ti conduce dalla chiusura in te all’amore che abbraccia l’universo (Benedetto XVI). A questa navigazione del cuore Gesù chiama gli undici, un gruppetto di uomini impauriti e confusi, un nucleo di donne coraggiose e fedeli. L’Ascensione è un atto di enorme fiducia di Gesù negli uomini e donne che lo hanno seguito, che non hanno capito molto, ma lo hanno molto amato: affida alla loro fragilità il mondo e il vangelo e li benedice. Gesù non è andato lontano o in alto: è asceso nel profondo delle cose, nell’intimo del creato e delle creature, e da dentro preme come benedizione, forza ascensionale verso più luminosa vita. Non esiste nel mondo solo la forza di gravità verso il basso, ma anche una forza di gravità verso l’alto, che ci fa eretti, che fa verticali gli alberi, i fiori, la fiamma, che solleva l’acqua delle maree e la lava dei vulcani. Come una nostalgia di cielo. Con l’ascensione Gesù è asceso nel profondo delle creature, inizia una navigazione nel cuore dell’universo, il mondo ne è battezzato, cioè immerso in Dio. Luca conclude, a sorpresa, il suo vangelo dicendo: i discepoli tornarono a Gerusalemme con grande gioia: avrebbero dovuto essere tristi perché finiva una presenza, se ne andava il loro amore, il loro amico, il loro maestro. Ma da quel momento si sentono dentro un amore che abbraccia l’universo, capaci di dare e ricevere amore, e ne sono felici “ho amato ogni cosa con l’addio” (Marina Cvetaeva). Essi vedono in Gesù che l’uomo non finisce con il suo corpo, che la nostra vita è più forte delle sue ferite; che un altro mondo è possibile, che la realtà non è solo quel che si vede, ma si apre su di un “oltre”; che in ogni patire Dio ha immesso scintille di risurrezione, squarci di luce; che resta con noi “il mio Dio, esperto di evasioni.” (M. Marcolini).
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per il popolo Italiano e per la nostra Repubblica e i suoi governanti
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