Domenica 20 agosto 2023

     

    XX settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma dalla Bibbia

    Così dice il Signore: “La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli”.

     

    Preghiera del giorno

    O Padre, che nell’accondiscendenza del tuo Figlio mite e umile di cuore hai compiuto il disegno universale di salvezza, rivestici dei suoi sentimenti, perché rendiamo continua testimonianza con le parole e con le opere al tuo amore eterno e fedele. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio del giorno

    Isaia 56, 1.6-7; Salmo 66; Romani 11, 13-15.29-32; Matteo 15, 21-28

    Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.

    Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami».

    Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita. 

     

    Riflessione commento al Vangelo

    L’atteggiamento di Gesù nei confronti della Cananea è incomprensibile: perché tanta durezza nei confronti di una povera madre già così tribolata di suo? Ma distogliamo per un momento l’attenzione dal Cristo per concentrarla sulla donna devastata dalla malattia della figlia, un’ossessa ha interrotto ogni comunicazione, provocando la cessazione della reciproca comprensione tra le due donne, così che la personalità della figlia risulta sottratta alla percezione della madre. Una donna in cui amore e dolore hanno consumato ogni residuo di orgoglio, lasciando spazio solo alla compassione di chi non si preoccupa più di sé stessa, essendosi fatto carico del dolore della figlia.

    Ebbene, ci potrebbe essere al mondo qualcosa di più potente agli occhi di Dio? Quando l’amore è capace di rispondere con un dono di sé così totale, allora avviene il miracolo: il Creatore si unisce alla sua creatura e l’unione si compie sul terreno del dolore, perché Dio in Gesù si è fatto carico di tutto il dolore del mondo. E, come ci ricorda Bernanos da allora “nel nostro povero piccolo mondo, il dolore è il buon Dio”. Il segno che Gesù riconosce l’amore della donna è che ne condivide il dolore e la condivisione genera nelle due donne la salvezza, la liberazione dal male.

    Di fronte all’incomprensibilità del mistero di Dio la donna Cananea diventa per noi uno straordinario modello di fede perché continua a credere che Dio è amore anche quando l’apparente indifferenza divina al dramma della nostra sofferenza ci induce a pensare il contrario. Per questo la donna pagana merita la lode di Gesù (“donna, grande è la tua fede!”) perché non ha messo condizione o limite al suo amore, fino a perdersi per salvare la persona amata. In che altro modo infatti –sembra dirci Gesù- pensate che si possa salvare il mondo?

     

    Intenzione di preghiera

    Per chi è così provato dal dolore, da non credere più in Dio: affinché come la cananea faccia prevalere il suo amore a Dio e al prossimo sofferente così da provocare il miracolo.

     

    Don’t Forget! Santi del giorno

    SAMUELE (X sec. a. C. vedi a sinistra) profeta chiamato da Dio fin da piccolo e divenuto giudice in Israele, unse, per ordine divino, Saul re; e dopo che Dio ebbe ripudiato Saul per la sua infedeltà, diede l’unzione regale anche a Davide, dalla cui stirpe sarebbe nato Cristo.

    BERNARDO DA CHIARAVALLE (1090-1153) fu padre dell’Ordine Cistercense. Maestro di guida spirituale e educatore di santi, lascia nei suoi sermoni un eccezionale documento di teologia monastica tendente, più che alla scienza, all’esperienza del mistero. Ispirò un devoto affetto a Cristo e alla Vergine.

     

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