Domenica 21 gennaio 2024

     

    III Settimana del Tempo Ordinario

     

    Aforisma dalla 1.a Corinti

    Fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!

     

    Preghiera colletta

    O Padre, che nel tuo Figlio ci hai dato la pienezza della tua parola e del tuo dono, fa’ che sentiamo l’urgenza di convertirci a te e di aderire con tutta l’anima al Vangelo, perché la nostra vita annunzi anche ai dubbiosi e ai lontani l’unico Salvatore, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

     

    Parola di Dio della 3.a domenica del tempo ordinario anno B

    Giona 3,1-5.10; Salmo 24; 1 Corinti 7,29-31; Marco 1,14-20

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini».

    E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

     

    Riflessione Commento al Vangelo

    A differenza di Giovanni Battista si fa cercare nel deserto da chi vuol diventare suo discepolo, Gesù i suoi seguaci va a cercarseli lungo le vie della Palestina e li sceglie direttamente dai luoghi della vita quotidiana. Decisione sorprendente la sua che realizza non solo il desiderio di vedere Dio ma persino addirittura di possederlo e diventare come lui che di fatto chiama dei poveri pescatori per trasformarli in coraggiosi testimoni del suo Regno, in validi collaboratori del suo Figlio; che dona gratuitamente a tutti l’immensa dignità della figliolanza divina.

    Se Dio non teme di entrare in questo mondo da cui noi vorremmo tanto evadere, se anzi desidera abitare quella storia che a noi va stretta come una prigione, allora -come afferma Paolo nella 2.a lettura- vuol dire che “il tempo si è fatto breve”, che “la scena di questo mondo passa”. Di fatto l’annuncio di Gesù colloca sotto il segno della precarietà e provvisorietà ogni cosa, in primo luogo i poteri, le ricchezze e forze mondane che sembrano invincibili: ciò significa che nulla più ha valore? No, anzi proprio il contrario, perché la venuta di Dio nel mondo dà un valore infinito all’uomo e a tutta la realtà: è questa la buona notizia che chiede di essere accolta con fiducia, vissuta con amore, annunciata a tutti con gioia.

     

    Intenzione di preghiera

    Preghiamo per il seminario di Bergamo perché aumentino i giovani disposti ad accogliere la chiamata del Signore e a seguirlo nella via del sacerdozio.

     

    Don’t Forget! Avvenne il 21 gennaio…

    1189 – Filippo II di Francia e Riccardo I d’Inghilterra radunano le truppe per la Terza crociata

    1921 – Fondazione del Partito Comunista Italiano a Livorno

    1924 – Vladimir Lenin muore

    1998 – Papa Giovanni Paolo II in visita apostolica a Cuba incontra anche Fidel Castro.

    2009 – Israele ritira le sue truppe dalla Striscia di Gaza

     

    Santo del giorno

    S. Agnese

    Agnese nacque a Roma da genitori cristiani, di illustre famiglia patrizia, nel III sec. Dodicenne, scoppiò la persecuzione e molti furono i fedeli che s’abbandonavano alla defezione. Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto.

    Fu esposta al Circo Agonale, nei pressi dell’attuale p.za Navona. Uno che cercò di avvicinarla cadde morto e miracolosamente risorse per intercessione della santa. Gettata nel fuoco, questo si estinse. Fu allora trafitta con colpo di spada come si uccidevano gli agnelli.

    Per questo nell’iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio. La data della morte non è certa: o tra il 249 e il 251 durante la persecuzione dell’imperatore Decio o nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano.

     

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