Domenica dell'Ottava di Pasqua
Proverbio del Giorno (René Descartes)
Se vuoi diventare un cercatore della verità,almeno una volta nella vita dubita il più profondamente possibile, di tutte le cose.
Iniziamo la Giornata Pregando (Colletta)
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore…
La Parola di Dio del giorno (Gv 20, 19-31)
La sera del primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Riflessione del Giorno (Benedetto XVI)
“La proverbiale “incredulità” di Tommaso è un conforto a chi ha dubbi e incertezze; e le domande che egli faceva a Gesù, sulla sua divinità, danno “anche a noi il diritto di chiedere spiegazioni a Gesù. La pretesa di Tommaso che vuol “vedere” e “toccare” le piaghe del risorto è soddisfatta da Gesù, che però gli ricorda che sono “Beati quelli che non vedono eppure credono”. Il caso dell’apostolo è importante per noi per almeno tre motivi: primo, perché ci conforta nelle nostre insicurezze; secondo, perché ci dimostra che ogni dubbio può approdare a un esito luminoso oltre ogni incertezza; e, infine, perché le parole rivolte a lui da Gesù ci ricordano il vero senso della fede matura e ci incoraggiano a proseguire, nonostante la difficoltà, sul nostro cammino di adesione a Lui”.
Intenzione del giorno
Perché i nostri dubbi di fede siano occasione per la ricerca e l’approfondimento della stessa
Don’t forget! …Ricorda!
S. Giorgio Martire Originario di Lydda (Lod) presso Tel Aviv in Israele dove si trova il suo sepolcro, Giorgio venne onorato, almeno dal IV secolo, come martire di Cristo in ogni parte della Chiesa. La tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.