4a Settimana tempo di Avvento
8° giorno novena di Natale
“O Emmanuel, nostro re e legislatore, speranza delle genti e loro Salvatore: vieni e salvaci, Signore, nostro Dio”.
Iniziamo la Giornata Pregando
O Dio, che hai scelto l’umile figlia di Israele per farne la tua dimora, dona alla Chiesa una totale adesione al tuo volere, perché imitando l’obbedienza del Verbo venuto nel mondo per servire, esulti con Maria per la tua salvezza e si offra a te in perenne cantico di lode. Per Cristo nostro Signore…
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno (Michea 5,1-4a; Ebrei 10,5-10; Luca 1,39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
La riflessione del giorno (commento al vangelo)
Nell’ultimo tratto di strada verso Natale ci fa da guida santa Maria, una ragazza gravida di Dio, incinta di luce. Maria si mise in viaggio in fretta. L’amore ha sempre fretta. È sempre in ritardo sulla fame di abbracci. Va leggera, portata dal futuro che è in lei, e insieme pesante di vita nuova. Quel peso che mette le ali e fa nascere il canto. Una giovane donna aperta, che emana libertà e giovinezza.
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. E l’anziana, anche lei colma di una vita impensabile, è riempita di Spirito, perché Maria porta Dio con sé e contagia d’assoluto chiunque incontra: benedetta tu fra le donne, che sono tutte benedette. E dove Dio giunge, c’è un sussulto del cuore, come per il piccolo Giovanni; dove Dio giunge scende una benedizione, che è una forza di vita che dilaga dall’alto, che produce crescita d’umano e moltiplicazione di vita, in tutte le sue forme. Come in Genesi: Dio li benedisse dicendo ‘crescete e moltiplicatevi’. Due donne sono i primi profeti del nuovo testamento, e le immagino ‘a braccia aperte / inizio di un cerchio / che un amore più vasto / compirà’ (M. Guidacci).
Intenzione del giorno
Preghiamo perché il Natale rinnovi in noi la fede, speranza e carità.
Don’t Forget! GIOVANNI DA KETY (CANZIO) SACERDOTE
Nato a Kety cittadina polacca a sud ovest di Cracovia nel 1390, intraprese gli studi con risultati brillanti. Docente di filosofia a 27 anni, fu ordinato prete, continuando a insegnare per alcuni anni. Ricevuto l’incarico di parroco, si fece ammirare come modello di pietà e carità. Nel 1440 riprese la docenza a Cracovia contribuendo all’educazione del principe Casimiro. Morì durante la Messa della vigilia di Natale del 1473. Docente e amico degli ultimi, la gente lo considerò santo ricordando le sue lezioni di amore tra i malnutriti e i malati.
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