Domenica 23 gennaio 2022

     

    3.a settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

    “Ciò che la ragione giudica impossibile è l’unica cosa in grado di appagare il nostro cuore“.

    Preghiera del giorno

    O Padre, tu hai mandato il Cristo, re e profeta, ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del tuo regno, fa che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa, ci edifichi in un corpo solo e ci renda strumento di liberazione e di salvezza.

    Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Parola di Dio del giorno

    Neemia 8,2-4.5-6.8-10; Salmo 18; 1Corinti 12,12-30; Luca 1,1-4; 4,14-21

    Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

    In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nazareth, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.

    Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

    Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

     

    Riflessione del giorno – Commento al vangelo

    Con la Lettera apostolica “Aperuit illis”, Papa Francesco ha stabilito che “la III domenica del Tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della PAROLA DI DIO”.

    S. Luca, da storico, vuole che i cristiani si rendano conto “della solidità degli insegnamenti” ricevuti e siano convinti dell’importanza decisiva per la storia, della vita di Gesù.

    Per questo solo lui pone all’inizio del suo Vangelo un discorso programmatico di Cristo: è il suo “manifesto”: egli opera con la potenza di Dio, perché lo Spirito è su di lui. La sua non sarà un’opera umana, ma la rivelazione del progetto di Dio.

    Sua missione è accogliere con misericordia tutti gli uomini per liberarli. A Nazareth, Gesù annuncia il tempo nuovo che non ha più avuto per protagonista l’uomo, ma il “Dio fatto uomo”. La gente della sinagoga capì allora con chiarezza che era cominciato “l’anno della grazia del Signore”.

    In questa affermazione c’è la più grande speranza, perché ci assicura che lo Spirito è su Gesù e, perciò, su tutti quelli che sono in comunione con Gesù. L’oggi storico di Gesù diventa l’oggi liturgico della Chiesa, il nostro di ogni Messa. La predica di Nazareth diventa oggi storia nostra. Se ascoltiamo!

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché sappiamo ascoltare e approfondire la Parola di Dio così che diventi luce e forza per la vita.

     

    Don’t Forget! Santo del giorno

    S. Emerenziana

    Secondo un racconto della passione di S. Agnese, Emerenziana era tra i fedeli che parteciparono ai suoi funerali. Un’improvvisa aggressione da parte di pagani fanatici disperse i cristiani accorsi per accompagnare Agnese al cimitero.

    Emerenziana, invece di fuggire, apostrofò coraggiosamente gli assalitori, finendo però lapidata. I genitori di sant’Agnese ne seppellirono il corpo nei pressi sui limiti della loro proprietà. Il racconto forse non è del tutto attendibile.

    Gli unici elementi del racconto relativi a Emerenziana sono il nome della santa, il suo martirio, quale che ne sia stata la forma, la sua sepoltura nei pressi del sepolcro di sant’Agnese.

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