XXI Settimana del tempo Ordinario

     

    La Parola di Dio del giorno Mt 16,31-20

     

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    In quel tempo, essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
    A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

    Riflessione Per Il Giorno (Card. Newman)

    Il ministero di Pietro perdura nella Chiesa… nella persona di coloro che gli sono succeduti; occorre dunque ammettere che la benedizione del Signore pronunciata prima su di lui, scende persino sui suoi servi più piccoli che « custodiscono il deposito » (1 Tm 6,20). San Pietro li rappresenta ed è il simbolo di tutti. La promessa di Gesù è sacra e gloriosa! La ricchezza di questa promessa e della benedizione di Cristo non resiste forse ad ogni interpretazione minimalista che si possa darne? Non supera forse qualsiasi cosa, fino a convincere la nostra mancanza di fede con la bontà di colui che si è così impegnato? Insomma, non è un insieme di pregiudizi a impedire a tanta gente di accogliere questa promessa di Cristo fatta a Pietro, secondo la pienezza della grazia che l’ha accompagnata? … Se le promesse fatte agli apostoli da Cristo non si compiono nella Chiesa per tutta la sua durata, come si potrebbe estendere l’efficacia dei sacramenti al di là dell’epoca degli inizi?

    Preghiera del giorno (Preghiera Colletta)

    O Padre, fonte di sapienza, che nell’umile testimonianza dell’apostolo Pietro hai posto il fondamento della nostra fede, dona a tutti gli uomini la luce del tuo Spirito, perché riconoscendo in Gesù di Nazaret il Figlio del Dio vivente, diventino pietre vive per l’edificazione della tua Chiesa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo…”.

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per il Papa Francesco e per il suo difficile ministero nella Chiesa e nel mondo

    Don’t forget! …Ricorda!

    OGGI LA CHIESA RICORDA S. BARTOLOMEO. APOSTOLO:
    Nato a Cana di Galilea, fu condotto da Filippo a Cristo Gesù presso il Giordano e il Signore lo chiamò poi a seguirlo, aggregandolo ai Dodici; è identificato con Natanaele (Bartolomeo è patronimico significa figlio di Tolomeo). L’apostolo secondo la tradizione avrebbe predicato in India e in Armenia dove avrebbe subito un crudele martirio: scorticato e crocifisso.

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    Papa Francesco

    Papa Francesco

     

    il Papa che cita (e canta?) “Il Capitan della Compagnia

    Uscirà a breve, in traduzione italiana, un libro scritto da Papa Francesco, Reflexiones espirituales sobre la vida apostolica (Riflessioni spirituali sulla vita apostolica, ndr)

    Claudio Magris, che ne ha potuto leggere in anteprima le bozze, ha pubblicato un articolo sul «Corriere della Sera» del 20 agosto in cui ci fornisce qualche preziosa informazione.
    Il libro è dedicato ai nonni e ai genitori del Papa e medita sul commento agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola. Il testo è introdotto da tre epigrafi, tre citazioni di altri autori che prendono per mano il lettore, preparano l’atmosfera (per così dire) e suggeriscono un livello di lettura.

    La prima è di Alonso de Barzana (Bacza, Spagna 1528- Cuzco, Perù 1598), un padre gesuita che spese la sua vita come missionario in America Latina e che conosceva ben undici lingue indigene. La citazione scelta da Papa Francesco esprime il desiderio di dividersi in due, in tre, in mille persone, per potere stare accanto contemporaneamente a tutti coloro che si amano e che sono dispersi nel mondo.

    La seconda è la quartina di una poesia di Nino Costa, la poesia che il papa ha rivelato essere la sua preferita. La lirica, Rassa nostrana, è dedicata agli emigranti piemontesi e intesse alla nostalgia della lontananza la fierezza per una razza bella e forte, «libera e testarda». Tutto il Piemonte va a cercarsi il pane («Tüt el Piemunt ch’a va serchesse el pan»): nelle pianure dell’Argentina, nelle fazende brasiliane, in Francia, in Germania. Qualche volta, dice la poesia, si ritorna, e si crescono i figli. Ma più spesso accade di fermarsi nel camposanto di una terra straniera.

    La terza epigrafe, invece, posta al centro della pagina, è costituita da due versi, «L’ultimo pezzo alle montagne/ che lo fioriscano rose e fior», della canzone alpina del «Capitan de la Compagnia».

      

     

    Dal capitano degli alpini al capitano della Compagnia di Gesù il passo è più corto di quanto non si possa pensare. La stessa dedizione e devozione informa le vite di chi si vota a una missione, sia essa quella della Patria o quella della Chiesa. Con le tre epigrafi, intonate sul motivo della lontananza da casa, il Papa ribadisce che è necessario dividersi e distribuirsi senza risparmio, per ridare vigore alla vita, quella degli uomini e quella della terra. Per offrirsi come corpo eucaristico, nell’imitazione di Cristo.

     

    per gentile concessione di  www.bergamopost.it

     

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