Quarta Settimana di Pasqua
Proverbio del giorno (Inghilterra)
Un mare calmo non ha mai fatto un buon marinaio.
Santo del giorno
MARCO EVANGELISTA. Nacque da famiglia ebrea benestante. S. Pietro lo chiama «figlio mio», e lo ebbe con sé a Roma, dove avrebbe scritto il Vangelo.
Marco può però vantare anche una lunga comunità di vita con S. Paolo, che incontrò nel 44. Nel 66 S. Paolo ci dà l’ultima informazione su di lui, scrivendo dalla prigione romana a Timoteo: «Porta con te Marco. Posso aver bisogno dei suoi servizi».
L’evangelista probabilmente morì nel 68, di morte naturale, secondo una relazione o secondo un’altra come martire, ad Alessandria d’Egitto.
Gli Atti di Marco (IV secolo) riferiscono che venne trascinato dai pagani per le vie di Alessandria legato con funi al collo. Il suo corpo, dato alle fiamme, venne sottratto alla distruzione dai fedeli.
Secondo una leggenda due mercanti veneziani avrebbero portato il corpo nell’828 nella città della Venezia di cui è patrono.
Preghiera del Giorno
Dio, creatore e Padre, che fai risplendere la gloria del Signore risorto quando nel suo nome è risanata l’infermità della condizione umana, raduna gli uomini dispersi nell’unità di una sola famiglia, perché aderendo a Cristo buon pastore gustino la gioia di essere tuoi figli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo per i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio – 4a domenica di Pasqua, anno B: Atti 4,8-12; Salmo 117; 1 Giovanni 3,1-2; Giovanni 10,11-18
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.
E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare.
Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.
Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Riflessione per il giorno (Commento al Vangelo)
Se Gesù afferma di essere l’unico buon pastore, lo è davvero e lo è in un modo così completo da far considerare “mercenario” ogni altro modello di pastore: chi altri infatti può affermare di essere conosciuto da tutte le pecore e di conoscerle tutte, una per una?
E che non si tratti di una conoscenza qualsiasi lo prova il fatto che Gesù, buon pastore offre la vita per le pecore; e non perché costretto dalle circostanze, ma per libera scelta e per un amore così gratuito da risultare incomprensibile.
Essere definiti mercenari può forse indisporre i tanti pastori del mondo e della Chiesa, ma bisogna ammettere che pure il migliore di noi rimane nel fondo del cuore un po’ mercenario e ha ragione S. Agostino dicendo che i mercenari sono inevitabili, ma necessari, se per loro mezzo è la voce del buon pastore che risuona nel mondo.
Le pecore infatti seguono non il mercenario, ma la voce del pastore che si è fatta sentire attraverso di lui. Il Vangelo di oggi ci assicura che il mondo è in ottime mani: lo regge il miglior pastore che si possa desiderare e che è persino capace di trasformare dei poveri mercenari come noi, in quei pastori buoni e credibili di cui Chiesa e mondo hanno così bisogno.
Intenzione di preghiera del giorno
Preghiamo per il Papa e i ministri della Chiesa, perché come Gesù siano disposti a dare la vita per il gregge e lo guidino a Cristo unico Pastore.
Don’t Forget! – 25 aprile festa nazionale
La FESTA DELLA LIBERAZIONE in Italia si festeggia ogni anno il 25 aprile.
In questa giornata dall’anno 1946 si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista.
La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, festività dedicata anche ai partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione dell’Italia.
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