domenica 26 febbraio ’17

    8.a Settimana del Tempo Ordinario

     

     

    nella fotografia un quadro di Emil Nolde

     

     

    Proverbio del giorno (Henry Wadsworth Longfellow)

    La domenica è il fermaglio d’oro che tiene insieme le pagine della settimana.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Colletta)

    O Dio, che edifichi la nostra vita sulla roccia della tua parola fa’ che essa diventi il fondamento dei nostri giudizi e delle nostre scelte, perché non siamo travolti dai venti delle opinioni umane, ma restiamo saldi nella fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio (Matteo 7,21-27)

    Gesù disse ai suoi discepoli: «Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?  Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.  Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

     

    La Riflessione del Giorno (commento al vangelo)

    Il cristiano, sulla scorta delle parole di Gesù, sfugge alla concezione ingenua e magica di chi si affida passivamente a Dio, e anche alla pretesa orgogliosa dell’ateo che cancella Dio dal suo orizzonte. La fiducia cristiana in Dio è piena e senza riserve, non passiva ed alienante. Proprio dalla fiducia nasce l’attivismo del cristiano perché sa che il suo lavoro continua l’opera creatrice di Dio. Egli collabora con Dio e come lui è «costruttore per l’eternità». Per questo lavora come se tutto dipendesse dal suo lavoro, ma si affida anche a Dio come se tutto dipendesse dal suo intervento. «Il cosmo, animato da Dio con interiore dinamismo è lanciato verso un crescente perfezionamento, di cui Dio solo conosce il termine, è stato da lui dato all’uomo perché lo domini e ne tragga quanto il suo genio e la sua inventiva gli ispirano. L’uomo si scopre collaboratore di Dio, artefice del proprio destino sulla terra, perché tutto è stato messo a sua disposizione» (RdC 121).

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la fiducia nella Provvidenza guidi e ispiri le nostre scelte di vita.

     

    Don’t Forget

    PORFIRIO DI GAZA. Porfirio era nato intorno al 347 in un’agiata famiglia di Tessalonica. A 31 anni abbracciò la vita monastica nel deserto di Scete in Egitto. Da qui raggiunse Gerusalemme, dove distribuì i suoi beni ai poveri. Il vescovo di Gerusalemme nel 392 lo ordinò prete a 45 anni. Tre anni dopo, fu nominato vescovo di Gaza, dove guidò per 25 anni la comunità. Morì il 26 febbraio 420

     

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