17.a settimana tempo ordinario
Aforisma di S. Paolo lettera ai Colossesi
“Con Cristo sepolti nel battesimo, con lui siamo anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.”
Preghiera Colletta
Rivelaci, o Padre, il mistero della preghiera filiale di Cristo, nostro fratello e salvatore e donaci il tuo Spirito, perché invocandoti con fiducia e perseveranza, come egli ci ha insegnato, cresciamo nell’esperienza del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio della 17.a domenica del tempo ordinario anno “C”

Genesi 18, 20-21. 23-32; Salmo 137; Colossesi 2, 12-14; Luca 11, 1-13
DUCCIO DI BONINSEGNA: POLITTICO MAESTÀ
Dettaglio: Gesù in preghiera
1308, Museo dell’Opera del duomo, Siena.
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: “Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Riflessione
Grazie alle letture bibliche, oggi la Chiesa ci insegna quello che significa la preghiera e come bisogna pregare. Il racconto dell’intercessione di Abramo in favore delle città depravate di Sodoma e Gomorra (Genesi 18,20-32: 1.a lettura) dimostra che i castighi di Dio non sono la conseguenza di una predestinazione irrevocabile. L’intercessione degli uomini che conoscono l’amore di Dio è capace di risvegliare la sua misericordia. San Luca ci riporta una serie di insegnamenti di Gesù su come bisogna pregare.
Gesù invita innanzitutto a pregare, per qualsiasi richiesta, con fiducia, ed assicura ad ognuno che tutte le preghiere sincere saranno esaudite: “Chiunque chiede ottiene; chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa”. Poi Gesù dice che un padre terreno dà solo buone cose ai suoi figli e non vuole ingannarli.
Come potrebbe Dio, il migliore dei padri, mandarci qualcosa di cattivo quando noi suoi figli gli chiediamo il suo aiuto? La parabola dell’uomo che sollecita il suo amico è basata sulla regola del rilancio: se un amico terreno non è capace di mandare via colui che è venuto per pregarlo, anche se chiede il suo aiuto nelle peggiori circostanze, a maggior ragione Dio – che è il nostro migliore amico – esaudirà le nostre preghiere! Tanto più che noi per lui non siamo mai importuni.
Tutto questo trova la sua espressione più convincente nella preghiera che il Signore insegna ai suoi discepoli. Se abbiamo fatto nostra la preoccupazione di Dio: cioè che il suo nome sia conosciuto e riconosciuto e che il suo regno venga nel mondo, egli stesso farà sue le nostre preoccupazioni. La preghiera del Signore è il riassunto di tutto il Vangelo. Ed è per questo che è il fondamento e il cuore di tutta la preghiera umana.
Intenzione di preghiera
Perché non ci stanchiamo mai e per nessun motivo di rivolgerci a Dio ogni giorno nella preghiera umile e fiduciosa.
Don’t Forget! Ricorrenze del Patronato S. Vincenzo

19 luglio 1888: Nasce a Osio Sotto GIUSEPPE VAVASSORI futuro DON BEPO
20 luglio 1888: viene battezzato nella parrocchia di Osio Sotto il 10° figlio di Battista Vavassori e Cella Caterina con i nomi di ALPINOLO, GIUSEPPE, VINCENZO
25 luglio 1912: don GIUSEPPE VAVASSORI è ordinato sacerdote a Bergamo da Mons. Giacomo Radini Tedeschi
Santo del giorno 27 luglio S. Pantaleone

I 14 SANTI AUSILIATORI
S. Acacio di Bizanzio (+ 303) contro l’emicrania;
S. Barbara (III-IV sec) contro i fulmini, febbre, morte improvvisa;
S. Biagio di Sebaste (+ 316), contro il male alla gola
S. Caterina d’Alessandria (287-305), contro le malattie della lingua;
S. Ciriaco di Roma (+ 306), contro le tentazioni e le ossessioni diaboliche;
S. Cristoforo (+ 350), contro la peste e gli uragani;
S. Dionigi di Parigi (+ 250/285), contro i dolori di capo
S. Egidio abate (640 -720), contro il panico e la pazzia;
S. Erasmo di Formia (?-303), contro i dolori addominali;
S. Eustachio (I-II secolo), contro i pericoli del fuoco;
S. Giorgio (275/285 ca.-303), contro infezioni della pelle
S. Margherita d’Antiochia (275-290), contro i problemi del parto;
S. Pantaleone di Nicomedia (?-305), contro le infermità di consunzione;
S. Vito (?-303), contro corea, idrofobia, letargia, epilessia.
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